Per la Duma gli accordi sul grano non possono essere più ripristinati

Secondo Volodin, presidene della Duma, l'attacco alla Flotta del Mar Nero cambia tutto lo scenario

L’attacco alla storia base navale di Sebastopoli della Federazione Russa ha spinto quest’ultima a terminare uno degli unici accordi trovati tra le due controparti dall’inizio delle ostilità anche per merito della Turchia di Erdogan. Per Mosca un tale attacco è da considerarsi come terroristico poiché va a minare un territorio neutrale destinato all’invio di navi cariche di grano ucraino.

Per Kiev invece oltre che è un’auto attacco, l’attacco nel Mar Nero portato avanti da droni navali non è altro che un pretesto dei russi per poter poi continuare a bombardare inesorabilmente le infrastrutture ucraine, afferma l’analista Alexander Kovalenko.

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Duma: “Accordo non potrà essere portato avanti

La Duma, il parlamento della Federazione Russa, in linea con il comunicato del ministero degli esteri, per bocca del suo portavoce Vyacheslav Volodin, ha detto che “rilanciare l’accordo è impossibile fintanto che il corridoio umanitario viene usato per perpetrare attacchi”.

Il politico ha ricordato che in precedenza “la Russia aveva fornito alla parte ucraina l’opportunità di esportare grano, che sarebbe dovuto andare nei paesi africani e asiatici più bisognosi, ma alla fine solo il 3-4% è andato in questi paesi, in quanto la maggior parte è andato ai paesi ricchi dell’UE”.

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Tuttavia, ha continuato dicendo che il presidente ucraino Volodymyr Zelenskycon le sue azioni ha annullato tutti gli accordi raggiunti con la partecipazione della Turchia e dell’ONU, quindi il regime di Kiev ha mostrato la sua essenza terroristica”.