L’ex presidente del Perù Pedro Castillo è stato accusato di istigazione all’ammutinamento e rischia 20 anni di carcere. Lo ha detto mercoledì il quotidiano peruviano El Comercio dopo una giornata piena di eventi che aveva visto l’ormai ex presidente Castillo intenzionato a sciogliere il Parlamento.
Secondo il quotidiano peruviano, Castillo è stato detenuto dalla polizia per dieci giorni con diverse accuse, tra cui il tentativo di organizzare un ammutinamento (articolo 346 del codice penale del Perù), che comporta una pena detentiva da dieci a venti anni. Oltre a ciò, l’ex presidente è accusato di abuso d’ufficio e violazione dell’ordine pubblico. Deve anche affrontare una serie di altre accuse legate alla corruzione. Questi procedimenti penali sono stati aperti già quando era in carica.
Castillo è stato estromesso dal Congreso de la Republica mercoledì dopo aver annunciato lo scioglimento dell’assemblea e il coprifuoco. Quando i membri del Parlamento stavano per formalizzare la richiesta di impeachment, il presidente aveva ordinato lo scioglimento dell’assemblea.
Sempre nella giornata di ieri, l’ex vicepresidente Dina Boluarte ha prestato giuramento come capo di stato dopo aver raccolto 101 voti a favore. Appena insediata, ha inviato un messaggio di unità alle forze politiche con lo scopo di dare vita a un esecutivo di unità nazionale.