Le esplosioni sul ponte di Crimea e sugli oleodotti Nord Stream sono simili tra di loro poiché entrambi sono atti di terrorismo, ha detto venerdì all’agenzia di stampa TASS il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Così Peskov ha spiegato la natura di questi due gravi attacchi, dicendo che sono stati al centro del colloquio telefonico tra il presidente russo Vladimir Putin e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
“Entrambi sono classificati come atti terroristici“, ha detto il portavoce del Cremlino.
L’attenzione del portavoce è stata poi posta sulla conversazione tra i leader di Russia e Germania, incentrata perlopiù sugli attacchi incendiari di Kiev contro le infrastrutture civili russe, tra cui il ponte di Crimea e le centrali elettriche. Secondo Mosca, gli attacchi ritenuti “terroristici” contro i gasdotti Nord Stream e Nord Stream 2 devono essere ancora perlustrati a fondo dalle autorità: per il Cremlino serve un’indagine trasparente con la partecipazione delle autorità dei paesi coinvolti.
Putin durante il suo colloquio con l’omologo tedesco ha commentato anche le dichiarazioni del presidente statunitense Biden, il quale ha detto di essere pronto a parlare con il presidente della Federazione Russa. Secondo Peskov, Putin “rifiuta le condizioni di Biden per i negoziati e chiede che gli Usa riconoscano come russe regioni ucraine annesse“.
