Di Antonio Agosta
Il denaro porta la felicità, e non è solo un modo di dire. I grandi uomini d’affari, imprenditori e personaggi del mondo dello spettacolo, spesso conducono una vita al massimo come cantava Vasco Rossi qualche anno fa, fatto di sesso, droghe ed eccessi di ogni genere. A differenza di chi lavora percependo sempre lo stesso stipendio a fine mese, pianificandolo per le necessità della famiglia e non lasciando nulla alle sregolatezze dei piaceri effimeri della vita.
L’attività sessuale, da sempre, è considerata un indicatore legato alla qualità della vita, della felicità, del benessere e della salute. Più gli individui sono felici e appagati, più sono produttivi e hanno maggiore successo nel lavoro, come sostiene lo psicologo statunitense Abraham Maslow con la sua teoria della gerarchia dei bisogni nella “Piramide di Maslow”. Ogni individuo si realizza in modo progressivo passando per i vari stadi della propria esistenza.
Di solito la realtà tra stipendio e sesso ha delle incoerenze, talvolta anche chi è ricco non pratica sesso con molta costanza. E, in quel caso, subentrano tanti fattori che determinano la strada del piacere in due; quale la salute o il poco piacere a certi approcci sessuali. Però, tuttavia, secondo l’immaginario collettivo, le persone che guadagno di più fanno sesso più spesso, come una droga naturale della vita.