Alla conferenza della Russian Energy Week dello scorso 12 ottobre, Vladimir Putin ha proposto di creare il più grande hub di gas naturale d’Europa in Turchia, in grado di gestire il transito del gas che passava attraverso i gasdotti Nord Stream. Il leader russo ha ribadito la proposta anche giovedì in un incontro con Recep Erdogan ad Astana.
Il presidente russo ha ribadito l’idea di voler costruire un altro sistema di gasdotti e creare una sorta di hub in Turchia che spedisca il carburante a paesi terzi, principalmente in Europa, se i paesi sono intenzonati a farlo. Secondo Putin, l’hub potrebbe anche fungere da piattaforma per fissare i prezzi del gas “a un livello di mercato normale, senza alcuna sfumatura politica“.
Il leader russo vede la Turchia come la rotta più affidabile per le forniture di gas all’Europa in questi giorni, aggiungendo che tutto è stato reso possibile dal fermo sostegno di Erdogan alla costruzione del gasdotto Turkish Stream.
Il progetto di un gasdotto in Turchia non è assolutamente nuovo. Nel 2019 Aleksej Miller, Ceo del colosso energetico Gazprom, disse all’agenzia di stampa Tass di non escludere la possibilità di costruire il gasdotto Turkish Stream 2, se c’era la possibilità di farlo.
