Ragazza di 13 anni sequestrata in casa e promessa sposa

L'incubo di una giovane rom

A tredici anni era stata sequestrata in casa dal padre e poi promessa sposa ad un uomo molto più vecchio di lei, questa era successo ad una giovane di etnia rom con la complicità anche dei fratelli più grandi.

Le donne rom molto spesso sono costrette al matrimonio con uomini violenti e possessivi che le segregano in casa a fare figli in condizione davvero inumane; tante giovani muoiono a causa di complicanze derivanti dal parto. La giovane non ha accettato il suo destino ed ha deciso di ribellarsi, contro tutto e tutti.

Una figlia più forte dei pregiudizi

Secondo l’accusa, la ragazzina sarebbe rimasta segregata in un’abitazione popolare all’estrema periferia di Firenze dal 2013 al 2016, senza potere incontrare nessuno dei suoi amici. Ma questa figlia forte non ha voluto piegarsi perchè per lei erano in programma solo tante violenze e botte e tanti bambini da educare al furto.

La ragazza non vuole rubare come tutti i rom e non cadere nei pregiudizi che di solito vogliono le donne accettare il loro destino; così la giovane dopo molti tentativi ha deciso di chiedere aiuto a un coetaneo residente in Sicilia grazie alla chat di un gioco sullo smartphone.

La libertà ritrovata

La libertà è stata una vera e propria gioia per la piccola che è stata portata in una casa sicura dove resterà nel più assoluto riserbo e potrà ricominciare a studiare e inseguire una via migliore.

Il padre ed i fratelli più grandi hanno affermato che la ragazzina si sarebbe inventata tutto ma il giudice non ha loro creduto e li ha condannati per violenza e per averla tenuta in schiavitù; è una prevista anche una condanna per il matrimonio con una minorenne.

Un grande cambiamento per la piccola, passate dalle violenze allo studio, e speriamo che questo sia di buon auspicio per il futuro.