Riaprono nidi e centri estivi. Ecco le modalità

Riapertura asili nido e centri estivi

Il Comitato Tecnico Scientifico, elabora le regole del Piano di riapertura di asili nido e centri estivi. Triage all’entrata, misurazione della febbre, accessi privilegiati per le famiglie in difficoltà e lavaggi obbligatori. Questa, l’estate dell’emergenza da Covid-19, dove la prudenza è d’obbligo. Lo stesso Premier Giuseppe Conte, ha dichiarato la propensione, da parte del Governo. Riapertura prevista per Giugno. Prima di entrare nell’area di contatto con gli altri, a tutti, bambini ed operatori, verrà misurata la febbre e sarà d’obbligo, lavarsi le mani, in lavandini situati all’ingresso. Inoltre, vigerà l’obbligo di certificati medici, per grandi e piccoli, ed ai primi sintomi di febbre, l’accesso alle attività, non sarà più consentito. Piano studiato in stretta collaborazione dai Ministeri della Famiglia, dell’Istruzione, della Salute e del Lavoro, insieme alla Società Italiana di Pediatria.

Cosa prevede il piano?

  • Ordinamento dei parchi e dei giardini pubblici, per la frequentazione, da parte di bambini, di età anche inferiore a tre anni, accompagnati da genitori. Nei parchi e nei giardini, è obbligatorio l’uso di dispositivi di protezione, a partire dai 3 anni di età;
  • attività organizzate per bambini di età superiore ai tre anni in parchi, con la presenza di un educatore;
  • riattivazione dei servizi educativi, per la fascia 0-6 anni di età.

Ingressi a partire da giugno

Le condizioni di salute dei bambini, che accedono ai centri estivi, dovranno essere valutate e certificate dal pediatra di base. Per accedere a questi servizi, infatti, requisito necessario sarà, il certificato medico. Saranno previsti criteri di priorità nell’accesso di questi servizi, alle famiglie con maggiore difficoltà nel conciliare figli e lavoro, alle famiglie monoparentali ed alla famiglie con figli affetti da disabilità.

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I bambini saranno divisi in gruppi piccoli, senza contatti tra i diversi gruppi e sempre con lo stesso operatore. Un sistema, che garantisce il distanziamento sociale, elemento obbligatorio, al fine di evitare, possibili contagi.

Per i bambini di età da nido d’infanzia, 0-3 anni, il rapporto sarà di un adulto ogni tre piccoli. Per l’età della scuola dell’infanzia 3-5 anni, un adulto ogni 5 bambini. Per l’età della scuola primaria, 6-10 anni, un adulto ogni 7 bambini. Per i bambini e ragazzi disabili, il rapporto sarà, giustamente, uno a uno.

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Modalità di accompagnamento

Le famiglie dovranno arrivare con orari differenziati per evitare assembramenti, con ingressi e uscite scaglionati. Dove possibile, potranno essere divisi, i punti di ingresso dai punti di uscita, organizzati tramite percorsi obbligati. I genitori o altri familiari adulti accompagnatori, non dovrebbero variare nel corso del periodo di frequenza. Inoltre, non dovrebbero essere persone anziane, o affette da patologie rilevanti. Prima dell’entrata all’area, necessario il controllo della temperatura mediante termo-scanner. All’ingresso dell’area, bambini ed operatori, dovranno lavarsi le mani con acqua e sapone. Vietato svolgere feste di fine corso, come spesso avviene nei centri estivi. Le attività dei bambini, saranno documentate con video, da consegnare alle famiglie.

Triage in accoglienza

I punti di accoglienza, dovrebbero essere situati, all’esterno della struttura, per evitare che gli adulti accompagnatori, entrino nei luoghi riservati allo svolgimento delle attività. Il bambino, dovrà igienizzarsi le mani, una volta uscito dalla struttura, prima di essere riconsegnato all’accompagnatore. I bambini con temperatura uguale o superiore a 37.5 e altri segni di malattia, non saranno ammessi nella struttura. La procedura di triage, deve prevedere in particolare, le seguenti verifiche:

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  • chiedere ai genitori se il bambino ha avuto la febbre, tosse, difficoltà respiratoria o è stato male a casa;
  • osservazione del bambino, per rilevare segni evidente di malattia, come rossore sulle gote, tosse, difficoltà a respirare o spossatezza.

Obbligatorietà delle mascherine

Gli operatori e gli adulti che accompagnano i bambini, dovranno essere dotati di mascherine. Per i bambini si raccomanda “l’uso corretto di mascherine“. Ma sarà il Comitato Tecnico a decidere, da quale fascia d’età, saranno obbligatorie.

Scelta degli operatori

Fondamentale, è che il personale sia giovane ed in piena salute. Inoltre, è opportuno, prevedere un certo numero di operatori supplenti, in caso di necessità.

Sanificazione delle aree

Sono, consigliate le attività all’aria aperta. Obbligatoria la sanificazione continua, di tutte le aree frequentate dai bambini e di tutte le attrezzature. Nelle strutture chiuse, indicato tenere le finestre aperte.

Le preoccupazioni degli operatori

Educatori preoccupati, per le numerose criticità, come il distanziamento. Come imporre a dei bambini così piccoli, nei momenti del gioco, di mantenere la distanza di almeno 1 metro? Ma non è facile neppure pensare a centri estivi, nella fase 2, per i più grandi: come gestire nel rispetto delle distanze di sicurezza luoghi che, proprio per loro natura, sono di aggregazione? Sono lecite, le domande degli operatori. Constatazioni basate sulla pratica dell’esperienza educativa. Considerazioni che, mettono in luce i rischi di contagio, cui si troverebbero esposti gli educatori, ma anche i bambini, in quanto, anche se in misura marginale rispetto a quelle di adulti ed anziani, non sono immuni, essendo già certificati numerosi casi che li riguardano.

Arianna Ilardi
Arianna Ilardi
"Porto i segni di una guerra che alla fine ho vinto io".