Santa Sofia ritornerà ad essere una moschea, l’annuncio di Erdogan

Cambio di rotta in Turchia

«Santa Sofia non sarà più un museo. Il suo status cambierà. La chiameremo moschea», con questo annuncio il Presidente turco Erdogan ha spiazzato tutti ed ha dimostrato che vuole cambiare la Turchia da Stato laico a Stato islamico fondato sulle tradizioni e sulla sharia.

Santa Sofia ritornerà quindi ad essere una moschea dopo lunghi anni come museo in cui si potevano ammirare affreschi e mosaici di pregevole bellezza. Ogni giorno sono tantissimi i turisti che visitano Istanbul e Santa Sofia, è come una tappa obbliata per chi sceglie di fare il giro di tutte le meraviglie che questa città può offrire.

- Advertisement -

Le parole di Erdogan

«Chi resta in silenzio quando la moschea di al-Aqsa (a Gerusalemme) viene attaccata, calpestata, le sue finestre vengono rotte, non può dirci cosa fare con lo status di Santa Sofia», ha scandito in un’intervista a reti unificate. Dopo essere stata una basilica cristiana per quasi un millennio, Santa Sofia, uno dei monumenti simbolo di Istanbul, venne trasformata in moschea con la conquista ottomana di Costantinopoli nel 1453.

Ma Erdoan vuole cambiare le cose, che Santa Sofia ritorni una moschea perché lo era e lo è sempre stata nel cuore dei veri turchi musulmani che desideravano da tanto questo momento.

- Advertisement -

L’islamizzazione della Turchia

Da decenni, del resto, lo status di Santa Sofia è oggetto di campagne della destra islamista e nazionalista. Finora, però, non è stata intrapresa alcuna iniziativa formale per riportarla a essere un luogo di culto musulmano, nonostante alcune preghiere simboliche siano state tenute sporadicamente nella struttura. L’annuncio, fatto anche in alcuni comizi nei giorni scorsi, ha subito suscitato proteste dalla Grecia, che vede in Santa Sofia uno dei simboli della fede ortodossa.

Erdogan dal canto suo denuncia l’islamofobia della società occidentale che sta portando ad episodi di intolleranza che stanno colpendo i musulmani in tutto il mondo.