Sconvolgente scoperta sulla pasta italiana

La maggior parte della pasta che compriamo e consumiamo nel nostro Paese sarebbe fatta con grani provenienti dal atri Paese europei

Una scoperta sconvolgente sta riguardando quasi tutta la pasta italiana: la maggior parte della pasta che compriamo e consumiamo nel nostro Paese sarebbe fatta con grani provenienti dal atri Paese europei e non solo, anche quando venduta come totalmente made in Italy.

La Coldiretti ha denunciato questo fatto pubblicamente ed è emerso che ben un pacco di pasta su tre sarebbe ottenuto da grani stranieri, ma che i consumatori non possono saperlo perché le aziende non sono obbligate dalla legge a dichiarare la provenienza del grano in etichetta. Sempre secondo la Coldiretti nel solo anno 2015 sono state acquistate dall’estero ben 5 milioni di tonnellate di grano tenero e 2 milioni di tonnellate di gran duro questo ha fatto precipitare del 31% il prezzo dei grani italiani.

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La Barilla, la più grande azienda italiana di pasta e anche il marchio più acquistato dai consumatori italiani, ha ammesso che molto spesso utilizza grani provenienti da Francia, Stati Uniti, Ucraina e Kazakistan perché la produzione italiana non è sufficiente a coprire l’intero fabbisogno  dell’azienda.

La Coldiretti ha dimostrato che le farine estere subiscono rincari enormi quando arrivano in Italia e questo fa aumentare il prezzo finale  pagato dai consumatori.

Solamente l’anno scorso sono state importati seicento milioni di chili di grano da Turchia, Canada, Argentina, Singapore, Hong Kong, Marocco, Olanda, Antigua, Sierra Leone e Cipro.

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La Coldiretti si sta impegnando per fare pressione e fare approvare leggi che tutelino maggiormente i prodotti fatti interamente in Italia e combattere la concorrenza sleale.