Martedì 25 settembre il Senato ha approvato definitivamente, con 261 voti a favore, un’astensione e nessun voto contrario, il disegno di legge che prevede l’introduzione dei seggiolini-anti-abbandono ovvero dell’obbligo di installazione di dispositivi, per prevenire l’abbandono di bambini nei veicoli chiusi.
Una norma questa di grande civiltà, maturata dopo i numerosi casi di cronaca registratisi negli gli ultimi anni; i numeri a tal proposito parlano chiaro: secondo una stima approssimativa, nel mondo in 20 anni sono stati almeno 600 i bambini chiusi in auto e morti per un colpo di calore. Bambini morti, perché dimenticati da genitori a causa, secondo le più recenti ricerche scientifiche, di un’amnesia di tipo dissociativa, un’amnesia temporanea che spinge a dimenticarsi anche di azioni di vitale importanza e che in momenti delicati, può portare a errori banali e che tuttavia possono essere causa di tragedie irrimediabili, quali quelle dovute all’aver dimenticato un bimbo in auto per ore.
Seggiolini anti-abbandono, cosa prevede la legge n. 117/2018
La legge n.117/2018 pubblicata in gazzetta Ufficiale il 12/10/2018, entrerà in vigore a partire dal primo luglio del 2019 e interesserà tutti i genitori con bambini fino a 4 anni di età. Il provvedimento composto di quattro articoli, modifica l’articolo 172 del Codice della Strada, inserendo il comma 1bis: «Il conducente dei veicoli delle categorie M1, N1, N2 e N3 immatricolati in Italia, o immatricolati all’estero e condotti da residenti in Italia, quando trasporta un bambino di età inferiore a quattro anni assicurato al sedile con il sistema di ritenuta di cui al comma 1 (il seggiolino auto, ndr), ha l’obbligo di utilizzare apposito dispositivo di allarme volto a prevenire l’abbandono del bambino, rispondente alle specifiche tecnico-costruttive e funzionali stabilite con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti». Viene così introdotto l’obbligo di equipaggiare tutte le auto con minori a bordo, di un dispositivo elettronico dotato di un allarme sonoro e visivo, che avviserà il conducente della presenza del bambino nel momento in cui si spegnerà l’auto.
Il provvedimento inoltre inserisce tra le fattispecie sanzionate per il mancato uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per i bambini, anche l’assenza di un congegno di allarme. La violazione dell’obbligo infatti, sarà punita con una sanzione amministrativa da 81 a 326 euro e in caso di recidiva nell’arco di un biennio, è prevista la sanzione accessoria della sospensione della patente da 15 giorni a due mesi
Una legge questa che è stata salutata con soddisfazione da tutto l’emiciclo parlamentare e che ha visto tutta la classe politica votare compatta, per quella che è stata definita da tutti, una misura che rappresenta un importante passo avanti per la sicurezza stradale dei bambini, soddisfazione questa emersa dalle dichiarazioni rilasciate dagli esponenti politici di tutti i partiti.
“Il sì del Senato al disegno di legge rappresenta una vittoria per milioni di mamme e papà che nel nostro paese ogni mattina accompagnano i loro figli a scuola tra ampie dosi di stress” ha dichiarato Emanuele Dessì, senatore del M5s e relatore del provvedimento a Palazzo Madama, il quale ha sottolineato anche come: “Per un giorno il Parlamento ha fatto davvero il Parlamento, approvando praticamente all’unanimità un testo di assoluto buon senso“.
Ma considerazioni di questo tenore sono arrivate anche dalle opposizioni, il senatore Vincenzo D’Arienzo esponente del Partito Democratico, durante la dichiarazione di voto, pur sottolineando alcune criticità ancora presenti nel provvedimento quali, la possibilità di innalzare l’obbligo fino ai 5 anni d’età e la necessità dell’emanazione di un decreto ministeriale per la definizione delle caratteristiche tecniche dei seggiolini, ha dichiarato: “I numeri impressionanti e in crescita dei tragici abbandoni in tutti i paesi occidentali, compresa l’Italia, ci imponevano un intervento, che oggi arriva con l’ampio consenso politico“. Altrettanto compiaciuta dell’approvazione di questa legge l’onorevole Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, prima firmataria del disegno di legge, la quale ha dichiarato: “Di tutte le cose che ho fatto e nella mia vita politica di cose ne ho fatte, è forse la più importante. Se salverà anche solo un bambino, sarà valso tutto l’impegno politico alle spalle. Ne valeva la pena – sottolineando come – Siamo la prima nazione a legiferare su un dramma simile e speriamo di poter essere un esempio anche per gli altri. Ora ci aspettiamo e chiediamo che nella manovra finanziaria ci siano gli incentivi per aiutare le famiglie“.
Legge questa che è stata salutata con soddisfazione non solo dal mondo politico, ma anche dalla società civile, primo fra tutti Andrea Albanese, che dopo aver perso tragicamente il proprio figlio di due anni, ha avuto il coraggio e la forza di combattere per sensibilizzare l’opinione pubblica, affinché altri genitori non dovessero sopportare il peso di una così grave tragedia, campagna di sensibilizzazione portata avanti anche attraverso una pagina Facebook ‘Mai più morti come Luca‘, con l’obiettivo di chiedere innanzitutto il varo di una legge, che introducesse l’obbligo di allarmi collegati ai seggiolini.
Nel dettaglio il funzionamento dei seggiolini anti-abbandono ed il loro prezzo
La norma approvata dal parlamento prevede che ogni seggiolino in auto sia dotato di un sistema di allarme, che avvisi il genitori della presenza del bambino nel veicolo a motore spento e che sia anche in grado di segnalare ai genitori scesi dall’auto, la presenza ancora a bordo del proprio bimbo.
Sul mercato già oggi ci sono modelli di seggiolini diversi tra loro e per componentistica e per costo:
- dai più semplici sensori di pressione da applicare a seggiolini già in possesso, che rilevano se il seggiolino è occupato e che comunicano all’impianto centrale eventuali variazioni di peso e spenta la macchina, avvertono attraverso un segnale sonoro della presenza del bambino;
- a modelli più complessi che prevedono l’installazione dentro al seggiolino di un dispositivo che tramite un’app bluetooth si collega allo smartphone. Dopodiché il seggiolino anti-abbandono, attraverso un’apposita applicazione, che capisce se il bambino è ancora a bordo, fa scattare due tipi di allarmi. Il primo parte quando lo smartphone si allontana di qualche metro dall’auto, facendo arrivare al telefono un’apposita notifica, in seguito, se il bimbo rimane sul seggiolino senza che nessuno lo prenda, scatta un secondo allarme: in questo caso l’applicazione fa partire una serie di sms ai numeri di emergenza che saranno stati preimpostati, potendo in certi casi giungere a indicare l’ubicazione della macchina, grazie al gps.
Tali dispositivi anti-abbandono possono avere un costo molto vario, da un costo minimo di poco inferiore ai 100 euro, per arrivare per gli apparati più complessi, a un costo che va dai 150 ai 350 euro, cifre queste che potrebbero portare a una spesa totale molto gravosa, per quelle famiglie con più figli. Ma dal Governo giungono rassicurazioni circa la delibera sugli incentivi all’acquisto, a tal proposito lo stesso ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, dopo aver ringraziato il Parlamento per questo gesto di alto senso civico, ha promesso che nella legge di Bilancio saranno stanziate le risorse necessarie a prevedere un credito d’imposta che aiuti economicamente le famiglie, nell’acquisto di questi dispositivi salva-bebè. Il Governo ha tempo per dare tutte le indicazioni del caso, il testo di legge infatti entrerà in vigore a partire dal 1° luglio 2019.
Dal 1° luglio 2019, data di entrata in vigore della legge sui seggiolini anti-abbandono, scatteranno anche le multe per gli automobilisti sprovvisti?
Le caratteristiche tecniche del dispositivo saranno definite con apposito decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti da emanare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
Le suddette disposizioni si applicano decorsi 120 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto di cui sopra e comunque a decorrere dal 1° luglio 2019.
Ne consegue che in attesa della mancata emanazione del suindicato decreto ministeriale le eventuali sanzioni sarebbero nulle.
Campagne di sensibilizzazione ed incentivi per l’acquisto dei seggiolini anti-abbandono
Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per il triennio 2019-2021, insieme al Ministro della salute, provvederà ad informare in modo adeguato sull’obbligo e sulle corrette modalità di utilizzo dei dispositivi di allarme, nell’ambito delle campagne per la sicurezza stradale e di sensibilizzazione sociale.
A tal fine è autorizzata la spesa di 80.000 euro per ciascun anno del triennio, apportando le variazioni di bilancio che occorrono.
Incentivi per l’acquisto. Per garantire l’effettivo acquisto dei dispositivi di allarme volti a prevenire l’abbandono dei bambini nelle auto chiuse, all’art. 3 della presente legge si evince che possono essere previste, con appositi provvedimenti e nel rispetto della normativa europea sugli aiuti di Stato, agevolazioni fiscali limitate nel tempo.