Serena Mollicone, il padre: “Esame del Dna a tutti gli uomini di Arce”

Arce

Serena Mollicone, 18 anni, scomparve dalla sua casa di Arce, in provincia di Frosinone, il 1° giugno del 2001 e venne ritrovata senza vita due giorni dopo, soffocata con un sacchetto di plastica in testa, legata mani e piedi, nel bosco di Anitrella, un comune di San Giovanni Campano (FR). Ad oltre 14 anni di distanza, la ragazza non ha ancora avuto giustizia, ma il padre Guglielmo – rimasto solo senza la moglie, morta a causa di un tumore fulminante – non si è ancora arreso. In una conferenza stampa tenutasi martedì mattina a Roma, ha spiegato che intende chiedere a tutti gli uomini di Arce – un paese che ha complessivamente circa 600 abitanti – di sottoporsi all’esame del Dna. Alla conferenza stampa erano presenti lo zio paterno di Serena Mollicone, Antonio, il generale Luciano Garofano, comandante del Ris di Parma dal 1995 al 2009, la psicologa investigativa Laura Volpini e l’avvocato Dario De Santis.

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Questa decisione per cercare di fare finalmente luce sul giallo, deriva dal fatto che il Ris di Roma ha scoperto che sugli indumenti di Serena è stata trovata una traccia di Dna sconosciuta. Si tratta di un metodo già utilizzato negli Usa, in Gran Bretagna ed in Italia, anche per il caso di Yara Gambirasio. Intanto c’è il rischio imminente di archiviazione delle indagini sull’omicidio di Serena Mollicone: il gip del Tribunale di Cassino dovrà decidere il 7 gennaio dopo due richieste della Procura della Repubblica presso lo stesso tribunale.