Questa mattina, centinaia di persone hanno manifestato, davanti al Comune di San Ferdinando contro la decisione del Governo di far transitare la nave ”chimica” dal porto di Gioia Tauro. Il presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa ha evidenziato che non è contro l’operazione di pace, ma ritiene sia”scellerata” e ”pericolosa” per i rischi che corrono i cittadini dell’area di Gioia Tauro.
La nave Cape Ray ”chimica” ha 64 esperti dell’esercito a bordo, provenienti dal Centro Chimico-Biologico di Essex, del Maryland, specializzata nel trasporto di soccorsi come i disastri del terremoto di Haiti, dotata di un laboratorio per la trasformazione di armi pericolose in meno pericolose e attrezzata con taniche di titanio.
E’ partita il 27 gennaio dal porto di Portsmouth in Virginia, scelta dal governo Usa per lo smaltimento delle armi di distruzione di massa siriane.
Arriverà nel porto di Gioia Tauro entro meno di due settimane. Per prendere i container siriani, e continuare l’operazione.
Dopo aver superato i vari esami la Cape Ray allestita come un laboratorio navigante, è quindi partita grazie al consenso del Pentagono. La missione continua e procede ottimamente. Il primo carico è avvenuto il 7 gennaio, i responsabili della missione OPCW-UN (Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche e Nazioni Unite) hanno evidenziato che lo smaltimento delle armi di distruzione di massa siriane avverrà entro fine giugno.
La Danimarca con la Norvegia la Russia e la Cina collaborano al progetto umanitario avendo messo a disposizione le loro navi e le fregate missilistiche che servono per proteggere e pattugliare il carico pericoloso.