Simona Carpignano, non ci sono più speranze

Sono finite purtroppo le speranze per la giovane Simona Carpignano, che studiava e lavorava in Francia per mantenersi, con gli alti e bassi della vita come tutti, ma con tanta voglia di fare.

Una ragazza allegra e solare travolta da quel palazzo fatiscente che era destinato e crollare, che aveva le fondamenta marce per l’incuria e la pioggia. Tutto il quartiere era molto degradato, ormai vinceva l’abbandono tra sporcizia ed edifici malandati ma i prezzi bassi spingevano molte persone a scegliere di vivere lì, senza nessuna sicurezza e senza nessun aiuto. La povera Simona alla fine è stata uccisa dal degrado.

Lo strazio del ritrovamento di Simona

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Simona è stata ritrovata tra le macerie dei due palazzi di Marsiglia, sepolta dal cemento e straziata. E’ svanita così anche l’ultima speranza di ritrovarla in vita quando, poco fa, è stato ritrovato il corpo della ragazza tarantina di trenta anni che era in Francia per cercare lavoro dopo aver conseguito la sua seconda laurea e aveva deciso di lavorare per mantenersi mentre faceva dei corsi di specializzazione.

Il padre di Simona lacrimando e disperandosi ha confermato il ritrovamento della figlia, ha dichiarato: “Purtroppo la notizia è vera. Mi scuso per la brevità ma devo comunicare direttamente a coloro che erano vicini a Simona ed ora lo sono con noi”.

Case fatiscenti

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Secondo un’ultima rilevazione la situazione sicurezza drammatica: sarebbero a rischio non meno di 40.000 alloggi, con 100.000 abitanti esposti al pericolo per la salute o la sicurezza.

Sono soprattutto i più poveri ad abitare queste case senza nessuna sicurezza, mettendo seriamente in pericolo anche la loro salute. Si sta studiando un piano straordinario per garantire a tutti un’abitazione dignitosa ma ancora non è stato fatto abbastanza, sono ancora tante, troppe, le famiglie che sono tagliate fuori da ogni meccanismo di assistenza.

La povera Simona deve diventare un simbolo di questa lotta per ottenere case migliori per tutti.