Si è svolta oggi presso la sala stampa della roccaforte bolognese, a Casteldebole, la conferenza di Sinisa Mihajlovic davanti ai media nazionali. Nelle scorse ore era uscita come un fulmine a ciel sereno la notizia dell’abbandono della panchina rossoblù da parte del mister serbo, che davanti ai microfoni e alle telecamere ha poi raccontato il suo personale dramma.
L’INCUBO DELLA LEUCEMIA
“Ho la leucemia. Non vedo l’ora di iniziare le cure e di batterla”. Inizia così il toccante discorso a cuore aperto di Sinisa Mihajlovic. Gli occhi e lo sguardo dell’ex difensore serbo sono impregnati di dolore ma anche di forza, passati alcuni giorni di lacrime dopo la terribile notizia datagli dai medici: “Ho passato la notte a piangere e ancora adesso ho lacrime ma non sono di paura: io da martedì andrò in ospedale e non vedo l’ora di iniziare a lottare per guarire”. Come ha sempre fatto in campo durante la sua intera carriera, Sinisa lotterà con i pugni e con i denti, senza mollare neanche per un secondo: “Ho spiegato ai miei giocatori che lotterò per vincere come ho insegnato loro a fare sul campo. Questa sfida la vincerò, non ci sono dubbi”.
I MEDICI
Quella che l’ha colpito è una leucemia acuta, intercettata rapidamente dai medici del tecnico serbo: “È un problema nato il giorno prima del ritiro, quando abbiamo avuto il sospetto che si trattasse di una patologia del genere. In tempi rapidi abbiamo avuto la conferma, ovvero che si tratti di una leucemia acuta. E’ stato un caso perché il mister si è presentato con un problema tipico di uno sportivo ed abbiamo riscontrato questo tipo di patologia. Vent’anni fa non si poteva parlare di questa malattia, oggi con le conoscenze che abbiamo possiamo parlare anche di un futuro roseo per un allenatore che può fare la propria professione. Dovrà fare terapie che sono efficaci perché questa è una malattia che si può combattere. Da martedì verrà ricoverato. Deve continuare la sua attività, deve poter dire ai giocatori se hanno fatto male. Non possiamo ancora dirlo quanto durerà. Sappiamo la diagnosi, ma non conosciamo il tipo. Speriamo che possa essere un passaggio corto”.
LA REAZIONE
“Voglio chiedere scusa a coloro a cui non ho risposto ma volevo stare con me stesso. Voglio ringraziare tutto il Bologna perché mi hanno fatto capire di essere uno di famiglia e avrò bisogno anche di loro per vincere questa battaglia. Ma avrò bisogno anche di non vedere gente che piange per me, non voglio far pena a nessuno. Forse qualcuno pensava che potessi essere l’ultimo ad ammalarmi e fino a fine maggio era tutto normale, stavo bene. Siccome mio papà è morto di cancro faccio spesso esami specifici e grazie a questi ho scoperto di essere malato. Nessuno di noi deve pensare di essere indistruttibile, bisogna fare prevenzione e stare attenti alla salute”.
Il dirigente della società rossoblù Walter Sabatini ha infine voluto precisare che Mihajlovic non si staccherà dal Bologna: “Sinisa ha in mano il Bologna e terrà in mano il Bologna fino alla scadenza del suo contratto. Qualunque cosa succeda nei prossimi giorni Mihajlovic resterà l’allenatore del Bologna. Ammiro Sinisa per la sua forza di volontà”.
Riccardo Chiossi
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