Spreco di cibo e carenze alimentari

Chi mangia troppo e chi troppo poco, il paradosso del cibo nel mondo

Nel mondo ci sono circa 815 milioni di persone che non hanno accesso al cibo, soffrono di carenze alimentari molto gravi e molto spesso perdono la vita a causa di grave denutrizione e mancanza di sostanze nutritive fondamentali. Queste persone vivono soprattutto in alcune zone dell’Asia e nella parte subsahariana dell’Africa, dove ci sono ancora oggi nel 2017 sacche di povertà estrema in cui uomini, donne e bambini non sanno se riusciranno a trovare cibo a sufficienza per sopravvivere almeno un altro giorno.

In alcuni Paesi come Eritrea, Timor Est e Burundi i bambini sotto i cinque anni denutriti sono ancora tantissimi e soffrono di gravi carenze e ritardi nella crescita e nello sviluppo fisico e psichico.  Nello Sri Lanka, Gibuti e Sud Sudan il deperimento infantile grave colpisce tra il 21,4% e il 27,3% dei bambini al di sotto dei cinque anni.

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Fame, carestie, cambiamenti climatici, disuguaglianze e malnutrizione sono fenomeni strettamente connessi. Le crisi alimentari più recenti e drammatiche, come quelle che stanno devastando la Somalia o il Sud Sudan, hanno colpito fasce di popolazione estremamente vulnerabili e già  afflitte da fame e malnutrizione, esposte a violenze, cambiamento climatico e aumento dei prezzi alimentari.

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Nei Paesi occidentali invece il problema è lo spreco che ha ormai raggiunto livelli inaccettabili ed insostenibili anche dal punto di vista ecologico. Se riutilizzassimo quello che ogni giorno buttiamo in pattumiera potremmo dare da mangiare a coloro che soffrono la fame. Ogni anno gettiamo via all’incirca un terzo del cibo che produciamo, cibo ancora buono che potrebbe essere ancora consumato senza problemi.

L’impatto ambientale di tutto questo spreco è enorme; emissioni di gas serra, acqua ed energia elettrica sprecate per produrre cibo che nessuno mangerà mai, malattie dovute all’abbondanza d cibo. Il consumo di acqua e di suolo per coltivare e dare da mangiare agli animali da allevamento, gli allevamenti intensivi sono solamente alcuni degli aspetti più spaventosi dello spreco di cibo. Secondo alcuni studi riducendo lo spreco alimentare del 20% nei soli Stati Uniti si potrebbe evitare di immettere in atmosfera ben 18 milioni di tonnellate di gas serra in 10 anni.

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Anche economicamente lo spreco di risorse alimentari è un vero salasso: il cibo ancora commestibile che finisce in pattumiera, infatti, vale circa 750 milioni di euro all’anno. Leggere correttamente le etichette e comprare solo quello che serve sono solo due comportamenti che possono aiutare a rendere migliore il nostro rapporto con il cibo. Anche stare attenti a non farsi ingannare dalle tante offerte speciali dei supermercati è importante per prevenire gli sprechi.

 

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