Stati Uniti, probabile invio di missili ATACMS a Kiev. Forze russe mantengono le loro posizioni

ABC conferma la presenza degli ATACMS nel prossimo pacchetto di aiuti. A Kiev in arrivo i primi dei Leopard 1 forniti da Germania, Paesi Bassi e Danimarca

Ne avevano parlato a Kiev il ministro degli esteri Dmitro Kuleba e il segretario di Stato Usa Antony Blinken, ma ora sembra ufficiale: gli Stati Uniti includeranno nel nuovo pacchetto di aiuti militari, dal valore complessivo di un miliardo di dollari, anche i missili a lungo raggio ATACMS di cui Kiev parla da mesi sebbene il problema principale delle truppe ucraine, come detto da segretario della NATO Jens Stolteberg siano i campi minati profondi e per niente superabili. Finora da Mosca non sono giunti commenti sull’invio di questi sistemi.

 La questione dell’invio di tali armi, che Washington malgrado l’insistenza di Zelensky non aveva mai tenuto in considerazione per via del rischio di escalation, è stata menzionata da Kuleba durante una conferenza stampa congiunta con Blinken parlando di “discussione molto sostanziale” proprio in riferimento all’invio delle armi a lungo raggio.

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Oggi la promessa del segretario di Stato è stata tradotta in realtà secondo fonti del governo citate dalla ABC. I funzionari americani, citati dalla tv statunitense, avrebbero confermato che all’interno del nuovo pacchetto di aiuti ci sarebbero anche gli ATACMS ma hanno ribadito che occorrano mesi prima che arrivino in Ucraina. Forti della loro gittata di circa 300 km, quattro volte più lunga dei sistemi mobili HIMARS attualmente in uso, gli ucraini sperano così di impiegarli per attacchi a lunga distanza contro le postazioni russe. La cessione degli ATACMS solleva diverse perplessità in quanto ci sarà da attendersi una contromossa russa che, come dimostra il recente passato, allontana di più le prospettive di trattive di pace.

Intanto, oltre agli ATACMS, una decina di esemplare di Leopard 1, la versione precedente a quella già in uso in battaglia, stanno per giungere a Kiev. Erano stati promessi da Germania, Danimarca e Paesi Bassi lo scorso febbraio e se ne aspettano altri nelle prossime settimane, come hanno sottolineato le forze armate danesi. Gli istruttori danesi hanno addestrato i piloti ucraini ritenendo tali carri armati di indubbia utilità sul terreno e come fondamentali “per vincere la battaglia di difesa che stanno combattendo“, ha detto il comandante dell’esercito di Copenaghen Gunnar Arpe Nielsen.

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Parlando della situazione in campo, si registrano successi russi nella zona di Zaporozhye dove le forze armate hanno respinto cinque attacchi ucraini, ha riferito il Ministero della Difesa russo nel suo bollettino. Ad Artyomovsk (o Bakhmut) invece hanno respinto dodici attacchi contro le unità di difesa territoriale. Dei progressi invece stanno avvenendo nella zona di Kupyansk dove i gruppi tattici in campo mantengono le loro posizioni e avanzano verso la città.

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