FCA e PSA continuano a prendere accordi e procedere per la fusione che darà vita a Stellantis. Una nuova società costruttrice di automobili con sede ad Amsterdam. Ieri, 27 ottobre, i due consigli di amministrazione hanno firmato l’inizio per combinare i due gruppi e le loro attività transfrontaliere.
Stellantis: brand auto e quotazioni in borsa
Di fatto con Stellantis sta per nascere una quarta realtà automobilistica importante e che possiederà tutti questi marchi: Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, DS, Fiat, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram e Vauxhall. Il gruppo sarà quotato a Milano, New York e Parigi, è la combinazione di tre famiglie private e una componente importante dello Stato Francese (APE).
La fusione si completerà a marzo, primo trimestre 2021
L’accordo si concluderà ufficialmente nel primo trimestre del 2021, nel mese di marzo. Peugeot deve rinunciare ad una parte strutturale. Con questa cessione concordata con i soci firmatari, si potrà procedere alla conclusione della nuova unione e studiare anche i primi modelli Stellantis da immettere sul mercato. Già si parla di una nuova auto che nascerà dall’unione fra Alfa Romeo più componenti Maserati, rimane però un rumor.
Peugeot cede il 7% di Faurecia, una società di componentistica che secondo Combinantion Agreement originario, non dovrà far parte di Stellantis. Il motivo potrebbe essere legato all’Antitrust visto che nell’accordo PSA FCA c’è scritto che questa scelta “possa facilitare l’ottenimento delle necessarie approvazioni normative relative alla fusione”.
La questione Faurecia, ulteriore distribuzione tra soci
Si legge nella nota Ansa: “il corrispettivo della cessione della quota di Stellantis sarà distribuito agli azionisti di Stellantis insieme alla distribuzione della restante quota in Faurecia, come annunciato il 14 settembre scorso, subito dopo il perfezionamento della fusione e successivamente all’approvazione da parte del consiglio di amministrazione e degli azionisti di Stellantis.
Fca e Groupe Psa – si legge nella nota – hanno entrambe riconosciuto l’efficacia con cui Faurecia ha gestito la crisi conseguente alla pandemia da Covid-19, nonché la revisione a rialzo degli obiettivi per il 2020 e la conferma di tutti i target per il 2022 durante la presentazione delle vendite del terzo trimestre 2020.