Oggi il Segretario di Stato degli Stati Uniti John Kerry si è recato in visita ufficiale in Giappone ed è diventato così il primo e più alto esponente del governo statunitense ad avere visitato il memoriale per le vittime della bomba atomica di Hiroshima.
La visita di John Kerry è stata carica di significati politici e diplomatici, e di certo non potrà che rafforzare le relazioni bilaterali tra gli Stati Uniti ed il Paese del Sol Levante, che già cooperano per contenere le minacce del regime nord coreano e per impedire il dilagare del terrorismo interazionale nell’area dell’estremo oriente. Insieme a John Kerry ci sono anche i Ministri degli esteri del G7, insieme alla responsabile della politica estera comune dell’Unione Europea ed altri rappresentanti delle organizzazioni internazionali, e si sta discutendo proprio di come affrontare le nuove sfide che il mondo contemporaneo ci presenta, problemi molto complessi come l’afflusso enorme di migranti e il pericolo di nuovi attacchi terroristici.
Tutti insieme i rappresentati dei governi dei Paesi del G7 hanno voluto deporre una corona di fiori in ricordo delle vittime di Hiroshima ed hanno ribadito la loro contrarietà alla proliferazione delle armi nucleari e di tutte le armi di distruzione di massa.
In un’ottica di miglioramento e rafforzamento delle relazioni internazionali, il Segretario di Stato John Kerry ha detto: “La mia visita ad Hiroshima ha un significato particolare, riassume quanto siano strette le nostre relazioni e rappresenta il cammino fatto assieme dai tempi bui della guerra”. Il suo omologo giapponese Fumio Kishida si è detto più che d’accordo con John Kerry e ha espresso la volontà di continuare sulla strada della cooperazione e del superamento di tutti i vecchi rancori che ancora pesavano nelle relazioni con gli Stati Uniti.
Il governo statunitense non intende presentare scuse ufficiali per le bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki, ma la visita di John Kerry potrebbe anticipare un viaggio ufficiale di Barack Obama a maggio.