Strage di Charleston, spunta video inedito dell’arresto di Dylan Roof

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Lo scorso 17 giugno aveva ucciso 9 persone nella storica Emanuel African Methodist Episcopal Church, nella città del South Carolina, avendo come movente il razzismo nei confronti degli afroamericani e il mito della Guerra Civile statunitense – che per sua stessa ammissione e secondo la testimonianza di un amico, voleva far scoppiare nuovamente –. Dopo la strage di Charleston, Dylan Roof si era dato alla fuga, ma molte ore dopo era stato fermato dalla polizia a Shelby, in North Carolina, a 400 km di distanza.

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Nel video del suo arresto che è stato diffuso, si vedono gli agenti che ammanettano il ragazzo dopo averlo fatto uscire dalla sua auto. Lui non oppone resistenza.

Intanto la chiesa dov’è avvenuto il massacro, è stata riaperta due giorni fa con una commossa commemorazione delle vittime, tra le quali c’è anche il reverendo – senatore Clementa Pinckney, 42 anni, noto per aver partecipato alla veglia funebre per Walter Scott, il cinquantenne nero disarmato che lo scorso aprile è stato ucciso proprio a Charleston da un poliziotto bianco mentre fuggiva a seguito di un diverbio stradale.

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Sull’onda emotiva dell’assassinio dei 9 fedeli afroamericani, le autorità del South Carolina e non solo hanno chiesto di rimuovere dagli uffici pubblici la celebre bandiera confederata con la croce di Sant’Andrea ed un’importante ditta di distribuzione, la Wal-Mart, ha annunciato che non venderà più prodotti che la riproducono.