Sudan, cessate il fuoco di tre giorni: ma proseguono gli spari a Khartoum

Intanto Usa e Ue intendono evacuare i cittadini residenti in Sudan

La situazione in Sudan si è in qualche modo calmata poche ore dopo che l’esercito sudanese e le Forze di supporto rapido (RSF) hanno accettato di osservare un cessate il fuoco. Lo riferisce il canale televisivo Al-Hadath citando un post Facebook dei militari regolari che sperano siano rispettati tutti i requisiti dell’accordo.

Entrambi gli schieramenti hanno accettato una tregua per permettere ai cittadini di festeggiare la fine del digiuno del Ramadan, nella feste nota come l’Eid El Fitr (in arabo īd al-fiṭr). L’accordo di un cessate il fuoco è stato mediato grazie all’intervento di Egitto, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita, paesi interessati alla fine delle ostilità. Tuttavia, gli scontri sono proseguiti seppur in minor scala nella capitale Khartoum con la morte di un cittadino americano che, come conferma il Dipartimento di Stato, non faceva parte del corpo diplomatico di stanza in Sudan.

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Nel trattempo sia Stati Uniti che Unione Europea cercano di apprifttare della tregua temporanea per far evacuare i cittadini residenti nel Paese. Ma le difficoltà sono enormi perché gli scontri ancora proseguono e rendono difficile qualsiasi spostamento di massa di centinaia di persone. Lo sottolinea il portavoce della sicurezza nazionale americana John Kirby in un breve colloquio con i giornalisti.