Taiwan, esercitazioni cinesi attorno all’Isola. Pechino: risposta a visita del vicepresidente Lai negli Usa

Esercito cinese mette in campo 42 navi e 8 aerei per simulare attacchi attorno all'Isola. Sale la tensione con Taipei per la visita del vice presidente Lai negli Stati Uniti

Non cala la tensione attorno all’annosa questione di Taiwan sulla quale la Cina intende fare pressioni politico-militari per affermare la propria sovranità sull’Isola.

Sabato il comando militare orientale dell’Esercito Popolare di liberazione Cinese ha lanciato una esercitazione intorno all’isola in concomitanza con l’arrivo negli Stati Uniti del vicepresidente di Taiwan William Lai che in precedenza aveva fatto scalo in Paraguay, uno dei pochi paesi che riconosce la sovranità di Taipei. Il vicepresidente ha visitato San Francisco e New York attirando la discordia di Pechino.

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Sabato un funzionario dell’ufficio del lavoro di Taiwan del Partito comunista cinese “ha condannato fermamente il viaggio di Lai” definendolo una mossa provocatoria per “svendere gli interessi dell’Isola al fine di cercare guadagni elettorali“. Lai, infatti, è uno dei principali candidati alle presidenziali di Taiwan che si terranno nel gennaio 2024.

Cosa è successo

L’esercitazione militare cinese è stata attuata alle prime ore del mattino e avrebbe visto oltre 42 aerei e 8 navi da guerra con l’obiettivo di testare le capacità di risposto contro un eventuale attacco.

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La risposta di Taipei all’esercitazione cinese, non la prima e non l’ultima intorno allo spazio aereo-marittimo dell’Isola, non si è fatta aspettare. In una breve nota il ministro della Difesa ha condannato fermamente questo “comportamento provocatorio” e si impegnerà “a inviare forze adeguate per rispondere a esso al fine di difendere la libertà dell’Isola”. In totale, secondo Taipei, sono state rilevate 42 incursioni mentre 26 velivoli avrebbero attraversato la linea mediana dello Stretto di Taiwan.

Il Comando orientale dell’esercito popolare di liberazione cinese, che ha l’ordine di controllare lo spazio aereo-marittimo attorno all’Isola, ha detto che “l’esercitazione si è basata su pattugliamenti aerei e marittimi congiunti” e serve come monito agli “indipendentisti di Taiwan”, ha detto il media cinese Xinhua citando il portavoce militare Shi Yi. Il riferimento allo sbarco di Lai negli USA è palese, così come al recente incontro di Camp David tra il presidente americano Joe Biden, il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol e il premier giapponese Fumio Kishida nel quale si è discusso proprio di Cina.

Scopo dell’esercitazione, di cui non si conoscono le reali intenzioni come è da prassi, secondo il media di Pechino sarebbe quello di testare le capacità dell’esercito popolare a fronte di una minaccia reale nella zona contesa. Inoltre, sarebbe stato testato il coordinamento navale-aereo per misurare la capacità di risposta, ha riferito ancora Xinhua.

L’emittente cinese CCTV ha riferito che nell’operazione sono state impegnati 42 aerei e 8 navi da guerra equipaggiate con missili per simulare un attacco partente da Taiwan.

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