Nelle prime ore dell’alba di lunedì la Cina ha avviato una pesante operazione di addestramento militare probabilmente in risposta alla presenza di un cacciatorpediniere statunitense e di una fregata canadese, entrambe pesantemente armate e che navigavano nello Stretto di Taiwan. L’esercito di liberazione cinese per questa operazione avrebbe usato almeno 29 aerei di guerra e una porterei, la Shangdong, posizionata a distanza di circa 111 km dalla punta di Eluanbi, il punto più meridionale dell’Isola.
Aumentano di conseguenza le tensioni tra Cina e Taiwan con Pechino che non ha remora di usare la forza quando intravede la propria sovranità in pericolo. Questo perché considera l’Isola una propria provincia che dovrebbe far parte dell’Unica Cina promossa, tra i tanti leader cinesi, maggiormente dall’attuale presidente Xi Jinping. Di recente, a dimostrazione dell’interesse che ha della situazione del Mar Cinese Orientale, il presidente cinese ha ispezionato una base cinese del nord-est chiedendo ai propri militari di prepararsi al combattimento.
In un comunicato il ministero della Difesa di Taipei, l’operazione cinese di tipo aero-navale avrebbe usato 26 aerei 13 navi da guerra per un addestramento attorno all’Isola. All’alba di lunedì altri tredici aerei si sono aggiunti a completare la composizione muscolare dell’Esercito di Liberazione Popolare. Molti dei mezzi usati dalle forze armate cinesi avrebbero varcato la Zona di identificazione della difesa aerea di Taiwan (ADIZ) alle ore 5 del mattino provocando ulteriori problemi. ”L’esercito sta monitorando attentamente la situazione e ha dato in carico ad aerei, navi della marina e sistemi missilistici terrestri di rispondere“, ha dichiarato ancora il ministero della Difesa di Taiwan.
Il dispiegamento si è reso necessario a causa della presenza di forze americane e canadesi
Le preoccupazioni cinesi che li avrebbero spinti a muoversi in questo modo sarebbero dovute alla presenza di un cacciatorpediniere americano con missili guidati e una fregata della Royal Canadian Navy, il cui transito nello Stretto di Taiwan è stato annunciato dalla 7a Flotta statunitense operativa nel Pacifico che l’ha definita come “il fulcro del nostro approccio verso una regione sicura e prospera dove aerei e navi di tutte le nazioni possano navigare ovunque lo consenta il diritto internazionale“.
Sabato la CBC canadese ha riferito che un cacciatorpediniere cinese Luyang ha seguito da vicino il convoglio delle navi nel Mar Cinese Orientale chiamando ripetutamente i marinai canadesi tramite la radio marittima, senza ricevere tuttavia alcuna risposta. I media cinesi hanno rincarato la dose accusando sia Stati Uniti che Canada e dicendo che più gli Stati Uniti e alleati navigano in acque cinesi, e maggiore sarà la possibile di un “conflitto frontale”.