Tragedia in mare, parroco perde la vita dopo essersi tuffato
Annegamento, questa la prima ipotesi, ancora da accertare, in merito alla dipartita del parroco della chiesa Madonna della Sanità di Martina Franca
Sarebbero ancora da accertare le cause che avrebbero comportato il decesso del parroco della chiesa Madonna della Sanità di Martina Franca.
Stando alle prime informazioni trapelate, pare che si sia trattato di annegamento; nello specifico, la vittima, L. A. di 60 anni – recatosi a mare con un altro prete – si sarebbe tuffata in acqua e a causa di un malore avrebbe perso la vita.
La tragedia e i soccorsi
Una vera e propria tragedia consumatasi nel corso della mattinata di ieri, martedì 17 luglio, nella località balneare in zona Monticelli, nei pressi di Ostuni nel brindisino.
Vani i tentativi di soccorso.
Sequestrati sei quintali di molluschi bivalvi – cozze nere – considerati come prodotto nocivo per la salute
Controlli sul territorio da parte della Guardia Costiera del capoluogo ionico, la quale è riuscita a individuare e fermare un furgone che aveva appena caricato 600 chilogrammi di mitili privi di ogni documentazione/certificazione sanitaria che ne attestasse la salubrità, provenienti, altresì, dal Primo Seno del Mar Piccolo di Taranto e quindi prelevati in violazione dell’Ordinanza n. 1989 dell’ASL di Taranto del 2011 e dell’Ordinanza n. 188 del 2016 della Regione Puglia.
Nello specifico, il prodotto è stato sequestrato penalmente, in quanto nocivo per la salute pubblica e, poi, distrutto, mentre il responsabile dell’attività illecita veniva deferito all’Autorità Giudiziaria.
Un’ attività, quella svolta quotidianamente dai militari, che contribuisce a preservare la salute, l’incolumità pubblica e, al contempo, tutela questo fondamentale comparto dell’imprenditoria tarantina e relativo ceto dei mitilicoltori, affinché la “cozza tarantina” continui a essere conosciuta quale prodotto di pregio.
Ennesimo sequestro di datteri a Porto Pirrone – Leporano
Nel pomeriggio di sabato scorso, 14 luglio, in località Porto Pirrone del Comune di Leporano, gli uomini della Guardia Costiera del capoluogo ionico, hanno condotto un’operazione atta a prevenire e reprimere, la pesca, la detenzione e la commercializzazione illegale di datteri di mare.
Nel corso di tale operazione, sono stati rinvenuti in acqua, circa 1 kg. di datteri di mare appena pescati. Il prodotto ittico, illecitamente pescato, conservato in un retino, era stato occultato sotto una sedia a sdraio posizionata in acqua a pochi metri dalla riva; successivamente è stato sequestrato, distrutto e riversato in mare.
Purtroppo, non è stato possibile individuare i responsabili dell’illecito penale, poiché accortisi dell’arrivo dell’unità navale, si sono dileguati sulle limitrofe spiagge in quel momento molto affollate dai bagnanti.