Tassista stuprata a Roma, Simone Borgese condannato a 7 anni e mezzo

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Sentenza per il caso della tassista stuprata a Roma la mattina dell’8 maggio 2015. Simone Borgese, 34 anni, l’uomo accusato di averla picchiata, violentata e rapinata, è stato condannato dal tribunale della Capitale a 7 anni e mezzo – sei mesi in più di quanto aveva chiesto il pm Eugenio Albamonte -. Inoltre dovrà versare una provvisionale di 30mila euro alla vittima e di 10mila euro al Comune di Roma.

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Borgese, che il giorno dello stupro aveva finto di voler prendere il taxi, dopo aver fatto cambiare più volte percorso alla tassista, si è fatto portare in via Pescina Gagliarda, una strada isolata alla periferia della città e ha compiuto la sua violenza. Poi è fuggito, ma una collega della vittima l’ha riconosciuto e ne ha permesso l’arresto.

Il giovane ha confessato, parlando del suo gesto come un “raptus”, ma il 5 aprile prossimo dovrà rispondere ad un’accusa simile: quella di aver molestato una ragazza di 17 anni in un ascensore nel mese di giugno.

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In passato aveva avuto problemi con la giustizia per un furto in un autogrill e per aver aggredito il compagno della madre.