Ricordando ancora una volta la polemica, sull’utilizzo indiscriminato delle armi da fuoco negli Stati Uniti, ecco che preciso come un orologio, si verifica l’ennesimo fatto di sangue.
Questa mattina, tra le 7.30 e le 7.45, all’interno dell’aula di arte di un liceo di Santa Fe (Texas), si è scatenato l’inferno. Probabilmente, a compiere il gesto insensato, è stato uno degli studenti che ha aperto il fuoco contro compagni e insegnanti.
Intervento della polizia e primi feriti
Immediatamente, qualcuno chiama la polizia, che in pochi minuti, insieme ad ambulanze ed elicotteri, giunge sul posto circondando l’istituto. Sono attimi di paura e forte tensione, che culminano con il ferimento di alcuni ragazzi, e con un conflitto a fuoco tra agenti e aggressore.
Chiusura della scuola e testimonianze sul caso
Come conseguenza alla drammatica vicenda, il personale scolastico ha avviato la cosiddetta procedura detta “lockdown”, cioè una norma di isolamento per mettere al sicuro persone coinvolte in una sparatoria dentro un edificio.
Dai rilevamenti effettuati e dalle testimonianze raccolte dalla CNN, una ragazza, Angelica Martinez, sarebbe stata ferita ad una gamba cinque minuti dopo un’esercitazione antisparatoria.
Otto morti fra gli studenti e arresto dell’assalitore
Pur essendoci stata un’ottima operazione delle forze dell’ordine, questo non ha però impedito la strage, lasciando a terra privi di vita ben otto studenti. Il bilancio però è purtroppo destinato a salire. Inoltre, da nuove indiscrezioni, sarebbe stato ferito anche un poliziotto.
La sola bella notizia di questa assurda giornata, sembra essere quella riguardante l’arresto dell’aggressore. Il colpevole, come già si era ipotizzato inizialmente, altri non è che uno studente della stessa scuola. Poi, per accertamenti, è stata fermata una seconda persona.
Tweet del presidente americano Donald Trump
Infine, in merito al drammatico episodio avvenuto nella scuola superiore di Santa Fe, il presidente americano Donald Trump ha twittato un messaggio di profondo dolore e sconcerto, pregando Dio affinché potesse stare vicino alle famiglie delle giovani vittime.