Miei cari lettori.. è da un po’ che non sogniamo insieme! Devo dire che ora come ora ognuno di noi è molto occupato con i regali di natale e i menù per le festività! Per chi abita in montagna la neve è a portata di mano e per gli altri il gelo mattutino e il vento pomeridiano non sono poi così necessari. Credete che faccia freddo? Mai stati al polo Nord? No, non è lì che vi porterò anche se sarebbe un viaggio davvero interessante da fare per i più avventurosi tra voi. Ci sono molti posti dove d’inverno fa ancora più freddo che a casa nostra.
La Polonia è ricordata da molti soprattutto per la strage avvenuta con i campi di concentramento e quindi la seconda guerra Mondiale. Del resto non dimentichiamoci che è stato il primo paese ad essere preso di mira per la conquista dello “spazio vitale” di Hitler. Ebbene non è di certo uno degli argomenti preferiti dei polacchi.. anzi! Ma questa nazione offre davvero molto di più! Per chi non sopporta il freddo forse questo non è il periodo migliore, eppure io mi sento in dovere di consigliarlo. Non solo per l’atmosfera natalizia ma per capire al meglio come questo popolo riesca a riscaldarti il cuore anche nelle notti più fredde.
Non è necessario dire che una delle città più interessanti è Cracovia che, pur essendo una delle città più interessanti (non è più la capitale ma mantiene la sua imponenza) non è per nulla cara. Ristoranti italiani ve ne sono e non solo. La loro cucina comunque si abbraccia molto a quella tedesca e non ti lascia affamato quando dopo una passeggiata in mezzo alle vie della città incontri i classici take away! La parte più incantevole della città è il centro storico dove vi è l”imponente castello di Wawel che si dice venne costruito sopra la grotta di un drago. Accanto tra il castello e le rive del fiume Vistola vi è infatti una rappresentazione del drago in ferro battuto che ogni ora sputa fuoco. Durante il mio viaggio l’ho cercato in lungo e in largo… e n’è decisamente valsa la pena anche nel freddo novembre polacco!
Non vi ho trovato difetti in questa fantastica città con spazzi veri e monumenti storici. Per chi poi la storia la volesse vivere di persona, i campi di concentramento di Auschwitz sono un ero tuffo nel passato. Ma non chiedete informazioni ai polacchi, non è argomento gradito. La receptionist del vostro hotel vi aiuterà senz’altro. A circa un ora di auto (forse qualcosa di più) vi è Auschwitz. Passata la famosa scritta “il lavoro rende liberi” si entra in un’atmosfera angosciosa e il silenzio è interrotto solo dai passi sullo sterrato. I blocchi numerati sono stati progettati come un museo, ma i bagni e alcune stanze sono rimasti come una volta. In oltre le celle sotterranee non sono state minimamente toccate e guardare all’interno di esse mette addosso una sensazione di sofferenza. Birkenau è un immenso campo di baracche in legno per la maggior parte distrutte e ciò che tocca davvero il cuore sono i memoriali in pietra alla fine del lungo campo vicino ai quattro crematori distrutti.
Ci sarebbe molto altro da dire, ma diventerebbe l’ennesimo articolo sulla descrizione dello sterminio di massa nel lager. Le emozione e le sensazioni sono tutte da vivere. Nulla può far capire l’amaro che lascia in bocca una vetrata che rinchiude un’intera parete di capelli umani. Ma la Polonia non è solo questo e non deve ricordare solo questo. C’è più di un motivo per visitare questo meraviglioso paese dell’Europa dell’est. Davvero non hai ancora capito cosa ti perdi? D’accordo, resta pure a casa e goditi la Polonia solo con le mie parole. Se ti basta sognare…