Ucraina dell’Est: scontri a Horlivka 17 morti, 3 bambini

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Cresce il numero delle vittime, ieri negli scontri ad Horlivka 17 persone fra le quali 3 bambini sono decedute sotto il fuoco dell’artiglieria

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Horlivka(Ucraina)– Si combatte oramai una guerra ostinata e implacabile nell’Est dell’Ucraina. Negli scontri di ieri fra forze armate di Kiev e ribelli filo-russi, avvenuti nella cittadina mineraria di Horlivka, hanno perso la vita 17 persone, 3 delle quali erano bambini.

La città situata nell’Oblast’ di Donec’k (regione con capoluogo Donetsk) , venne conquistata dai riottosi a fine aprile, assediata successivamente dalle forze regolari di Kiev, le quali assunsero il controllo di alcune zone ad essa annesse.

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In seguito all’acquisizione della città di Lysychask, situata nell’Oblast’ di Luhans’k (un’area, accanto alla già citata Donetsk, interessate dalla guerra civile), da parte dell’esercito di Kiev, l’occupazione di Horlivka è divenuta imperante.

In base a quanto riportato dall’agenzia di stampa Ukrinform, il portavoce del Consiglio Nazionale di Sicurezza e di Difesa ucraino, Andriy Lysenko, ha rivelato le intenzioni dell’esercito: neutralizzare le milizie di Horlivka e aprirsi un varco verso Donetsk ( il cuore della guerriglia).

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D’altra parte, i miliziani affermano di non aver usato il fuoco dell’artiglieria sul centro cittadino, proprio per evitare vittime fra i civili. Stando a quanto affermato dal capo dei separatisti i ribelli starebbero difendendo la città.

Tuttavia, l’ufficio stampa del consiglio comunale di Horlivka ha riferito che i civili sono stati uccisi da dei colpi di artiglieria nel centro cittadino, che oltre ai morti avrebbero provocato 43 feriti.

 

Stati Uniti e Europa inoltrano le accuse contro la Russia

Dagli USA giungono le accuse contro la Russia, incolpata di aver violato il Trattato INF (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty), siglato a Washington DC nel 1987 da Ronald Reagan e Michail Gorbačëv. Il trattato pose fine alla vicenda degli Euromissili, ovvero missili nucleari a raggio intermedio installati da USA e URSS sul territorio europeo. La Russia è imputata per aver testato un nuovo missile “cruise”, di cui Washington era a conoscenza già da diversi anni, ma solo ad oggi muove accuse pubbliche.
Il New York Times, ha riferito che Obama ha scritto in proposito a Putin una lettera, definendola “una questione molto seria”. Nella missiva indirizzata al capo di Stato russo, il presidente degli Stati Uniti ha espresso il suo “interesse a tenere un dialogo ad alto livello con i funzionari russi volti a preservare il trattato del 1987 e discutere le misure che la Russia dovrebbe adottare per rispettare i termini del contratto”.

Oggi, 29 luglio, gli ambasciatori dei 28 Paesi dell’Unione Europea, riuniti sta mane a Bruxelles per elaborare un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, che mirino a far desistere Putin dal sostenere i miliziani filo-russi. Intento, confermato ieri in una telefonata a 5 fra il presidente Barack Obama, la cancelliera Angela Merkel, il presidente francese François Hollande, il premier Matteo Renzi e il primo ministro britannico David Cameron. Questi si sono dichiarati favorevoli alla chiusura della frontiera russo-ucraina, per contrastare il passaggio di armi e uomini e debilitare così il potere dei separatisti.
L’Europa vuole colpire anche gli oligarchi vicini al Cremlino, congelando di fatto i beni di 4 di loro, accusati di aver beneficiato dell’annessione della Crimea alla Russia e di sostenere la guerra civile. L’intento è quello di colpire, il settore delle costruzioni, trasporti, telecomunicazioni e energia.

La guerra in Ucraina si combatte di fatto su due fronti, quello sul confine russo-ucraino e l’altro,il fronte economico, sul mercato internazionale.