Si apre oggi in una Parigi ancora scossa e blindata per il rischio di nuovi attacchi terroristici la COP 21, la Conferenza delle parti organizzata dalle Nazioni Unite per tentare di trovare un accordo vincolante che metta finalmente a freno le emissioni di gas tossici.
Questa volta potremmo essere veramente di fronte all’ultima chiamata per salvare la Terra; la temperatura media del pianeta negli ultimi anni si è alzata a causa delle emissioni nocive e tra poco potremmo non essere più in grado di contenere l’innalzamento entro i due gradi centigradi. Le conseguenze dei cambiamenti climatici si stanno già manifestando non solo in alcuni Paesi poveri più esposti e con meno risorse per fronteggiare questo clima impazzito, ma anche nei Paesi più industrializzati. Inondazioni, siccità e fenomeni atmosferici estremi sono già accaduti anche nel nostro Paese, basti pensare alle alluvioni che negli ultimi tempi hanno sconvolto molte delle nostre regioni da nord a sud.
Un aumento della temperatura oltre i due gradi potrebbe avere conseguenza ben più catastrofiche per tutti e potrebbe essere irreversibile; molte zone costiere, tra cui anche Venezia, sarebbero inondate a causa dell’innalzamento del livello dei mari e in altre zone la siccità potrebbe diventare un problema talmente grave da causare fame e carestie. Moltissimi sarebbero costretti ad abbandonare le loro terre ed emigrare in zone più sicure e con più abbondanza alimentare, rendendo ancora più grave il problema dei flussi migratori.
Il Presidente degli Stati Uniti Obama ha promesso di continuare le sue riforme per fare diventare più verde la grande industria statunitense e il suo omologo e padrone di casa Hollande ha dichiarato che si aspetta finalmente un accordo vincolante per tutti. Anche il Presidente cinese, dopo anni di rifiuti, si è arreso all’evidenza dei gravissimi problemi di inquinamento che attanagliano le grandi metropoli cinesi e ha annunciato che si impegnerà per convertire l’economia cinese alle rinnovabili.
In questo clima di allarme in cui non c’è un minuto da perdere per salvare la Terra e in cui il rischio terrorismo è alto più che mai ci su aspetta che i potenti in arrivo a Parigi trovino un accordo che porti ad una reale diminuzione delle emissioni e lasci un mondo più sano e pulito alle generazioni future.