Ultim’ora: non ha fine l’angoscia per Julen

Il salvataggio del piccolo Julen è arrivato nel tratto finale, ma ancora una volta sono sorte delle complicazioni.

Ancora complicazioni nel salvataggio del piccolo Julen

Si lavora giorno e notte per il salvataggio del piccolo Julen

Il salvataggio del piccolo Julen è arrivato nel tratto finale, ma ancora una volta sono sorte delle complicazioni.

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Il tunnel verticale completato ieri, ha riscontrato delle difficoltà nelle ultime sezioni ad una profondità di 40 metri, a causa di una deviazione del terreno. Gli ingegneri che speravano di concludere il rivestimento del tunnel oggi pomeriggio, sono ora concentrati sulla risoluzione di questa nuova complicazione, che non permette ai minatori asturiani di scendere in sicurezza, per arrivare dove si pensa sia, il bambino.

Il pozzo sarà riempito di terra fine

E’ stato deciso di rimuovere quindi il rivestimento formato dai tubi per conservarli in perfette condizioni, e sono state prese in considerazione diverse opzioni per procedere.

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La scelta definitiva è stata quella di riempire il pozzo di “terra fine”, perforandolo nuovamente al fine di creare un ispessimento maggiore.

La manovra è già iniziata, ma al momento non è possibile fare una stima esatta del tempo che verrà impiegato in questa operazione. Non appena questo problema verrà risolto, scenderà la squadra di minatori scelti : questa fase potrebbe durare circa 24 ore ma calcolare il tempo è impossibile, perché ciò dipende dalle condizioni che incontreranno nella galleria orizzontale.

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Contemporaneamente agli scavi, la Guardia Civile di Seprona sta indagando sulla vicenda avvenuta a Totàlan la scorsa domenica, quando Julen è caduto nella fossa infernale.

In particolar modo l’attenzione della polizia spagnola è ora rivolta ad Antonio Sànchez, il costruttore del pozzo abusivo, che ha dichiarato di aver sigillato quel foro maledetto, alla fine dei lavori.

Sono trascorsi 8 giorni dal momento del tragico incidente. Le speranze di trovare il bambino ancora vivo purtroppo sono poche e di ora in ora sempre più lontane. Tutti noi continuiamo con forza a sperare nel miracolo, restando in questa “veglia” colma d’angoscia, solidali alla Spagna, alla famiglia del piccolo Julen e ai minatori che stanno compiendo questa epica impresa.

di Monica Ellini

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