Un mondo artificioso per ridare un sorriso ai bambini siriani

Pavimento di cemento dipinto di verde per dare la percezione del prato, graffiti sulle pareti per ricordare il mondo esterno, luci artificiali come richiamo dei raggi solari, palma come decorazione di una natura inesistente e tutto attorno un parco giochi per bambini siriani scampati dalla guerra civile in Siria.

Nei sotterranei della città di Damasco è stato realizzato il “Children’s Land”, uno spazio dedicato ai bambini vittime dello scontro bellico siriano, chiamata la Primavera Araba, iniziato nel 2011 tra le forze governative e quelle dell’opposizione, come proteste anti-governative.

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Come vivere la guerra attraverso i cunicoli con l’aria filtrata da un sistema di ventilazione su una superficie lunga un chilometro, lontana da un cielo di colore rosso e dai continui botti, che non sono spettacoli pirotecnici per ricordare un Santo da calendario, semmai i continui bombardamenti sulla gente civile.

Nel tunnel, perché di tunnel si può parlare, ci sono delle sale riservate ai bambini colpiti direttamente dalla guerra, un centro di riabilitazione per problemi fisici e psicologici.

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Sono già 220 mila le vittime di un conflitto iniziato il 15 marzo del 2011, trasformata in guerra civile un anno dopo, nel 2012. I bombardamenti continuano in modo sistematico soprattutto a Ghouta, quartiere orientale di Damasco. La tregua non conviene a nessuno, forse neanche agli Stati Uniti d’America.

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