Usa, 14enne costruisce un orologio in casa per portarlo a scuola: un insegnante crede l’oggetto una bomba e fa arrestare il ragazzino

Terribile disavventura per Ahmed Mohamed, 14 anni, studente di origine sudanese che vive negli Usa, in Texas. Appassionato di elettronica e di meccanica, si è dilettato a costruire un orologio in casa per mostrarlo al suo professore di ingegneria alla MacArthur High School di Irving, ma un altro insegnante ha visto l’oggetto e, ritenendo che assomigliasse ad una bomba, ha avvisato i vertici della scuola che a loro volta hanno chiamato la polizia. Il ragazzino è stato ammanettato per essere portato via.

Effettivamente il professore di ingegneria, pur complimentandosi con l’alunno per la sua “opera”, gli ha consigliato di non farla vedere agli altri insegnanti. Ahmed ha obbedito, nascondendo l’orologio nello zaino, ma la sveglia è suonata durante una lezione, quella di inglese, e l’ insegnante ha dato l’allarme.

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Ahmed è stato interrogato dai presidi dell’istituto che frequenta, ai quali ha spiegato di aver costruito il marchingegno a casa, in 20 minuti, domenica sera, per poi farlo vedere al docente della materia che ama tanto. Ma la scuola ha chiamato gli agenti, che hanno prima interrogato il ragazzino per un paio d’ore, poi, dato che non avrebbe saputo fornire una spiegazione più esaustiva sul perché avesse costruito l’oggetto, l’hanno portato fuori e gli hanno messo le manette ai polsi. Lo studente non è stato incarcerato, ma sospeso per tre giorni.

Il padre, Mohamed El-Hassan Elsufi, impegnato politicamente nel Partito riformista sudanese (è arrivato quarto alle presidenziali del Sudan, tenutesi lo scorso aprile), ha dichiarato l’episodio è avvenuto perché il figlio è musulmano, parlando sostanzialmente di islamofobia. Per far luce sulla vicenda si è mobilitato  il Council on American-Islamic Relations (Consiglio sulle relazioni americane-islamiche) ed è scoppiato un caso politico. Persino il presidente americano Barack Obama e Hillary Clinton, in corsa per la Casa Bianca, hanno espresso solidarietà al ragazzino e su Twitter è partita la campagna #IstandwithAhmed.