Usa, sparatoria nell’Università del Michigan: uccise tre persone

L'autore della strage si è poi tolto la vita all'esterno del campus universitario

Paura e tensione all’interno del campus della Michigan State University dove una persona si è introdotto furtivamente uccidendo tre persone e ferendone altre cinque. L’uomo armato, un 43enne di colore e di bassa statura, dopo aver compiuto la strage ed aver seminato il panico tra gli studenti che risiedono all’interno del campus, si è tolto la vita.

La tragedia è iniziata alle ore 20.30 locali nei pressi degli edfici universitari di Berkey Hall situati a East Lansing, a pochi kilometri dal capitale dello stato del Michigan, Lansing. Secondo il vice capo del dipartimento di polizia Chris Rozman, l’uomo di 43 anni si sarebbe recato nei pressi di Berkey Hall e avrebbe prima freddato due persone mentre un terza sarebbe stata uccisa vicino al palazzo del sindacato studentesco. Tra i due assalti ci sarebbe stata un’ora di tempo in cui il killer ha girovagato all’interno del campus senza trovare ostacoli.

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Quanto ai motivi che avrebbero spinto il 43enne a compiere un tale gesto sono ancora del tutto ignoti, così come la sua identità che la polizia ha deciso di non rilasciare immediatamente. Il rapporto delle forze dell’ordine, che è stato continuamente aggiornato sui social, successivamente ha descritto l’uomo come di bassa statura e di colore. Indossava inoltre un paio di jeans, un berretto e delle scarpe rosse. Intorno alle 4 del mattino l’assalitore si sarebbe tolto la vita all’esterno del campus universitario.

Le cinque persone ferite dai colpi di arma da fuoco sono ricoverate presso l’E.W. Sparrow Hospital di Lansing. Le loro condizioni sarebbero gravissime e in costante peggioramento a causa delle ferite profonde riportate.