Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha respinto la possibilità di dimettersi voluta dai paesi europei ribadendo a sua volta la disponibilità a negoziare con l’opposizione e di essere favorevole anche a elezioni politiche anticipate.
Pronto a incontrare Trump
Maduro ha chiesto di incontrare il presidente Donald Trump ma il consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton “ha impedito a Trump di avviare il dialogo”. Intervistato a Caracas dall’agenzia di stampa russa Ria, Maduro ha accusato il presidente Usa di aver ordinato al governo della Colombia di assassinarlo ha aggiunto “Se un giorno mi succederà qualcosa, Donald Trump e il presidente colombiano Ivan Duque saranno responsabili”.
Continuano le opposizioni in piazza
Intanto continuano le manifestazioni contro il presidente socialista, il leader dell’opposizione Juan Guaidò ha infatti chiamato a raccolta i suoi sostenitori: l’obiettivo è quello di persuadere l’esercito a voltare le spalle a Maduro e a schierarsi invece con il presidente ad interim. Ha convocato i suoi concittadini a partecipare in una “giornata di appoggio all’Assemblea Nazionale”. Guaidò ha chiesto inoltre nuove misure e sanzioni dall’Ue contro il governo di Maduro dopo le misure imposte dagli Usa.