Vigevano: la piazza più bella …

Quando si accede a piazza Ducale, nel cuore del centro storico di Vigevano, pare di entrare in un palazzo: è stupenda, ariosa, di forma allungata, coronata dai palazzi porticati e chiusa da un lato dall’originalissima Basilica a forma concava, unica in tutta Italia.

Vigevano raggiunse il massimo apogeo sotto la signoria degli Sforza, durante cui divenne la Residenza Ducale , oltre ad un importante centro commerciale. A Luchino Visconti si debbono la costruzione delle mura, della rocca Vecchia e la fortificazione del Castello. Dopo la Rivolta in cui Vigevano si elesse “libero  comune” e la capitolazione, Francesco Sforza la trasformò persino nella propria dimora estiva e riserva di caccia di corte.

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Fu però Ludovico il Moro, giunto al potere successivamente, ad abbellire la città ed il Castello: vi aggiunse le nuove scuderie, la “Loggia delle Dame”, la “Falconara” e la “Torre “eretta da Donato Bramante. Allo stesso tempo diede avvio alla costruzione di Piazza Ducale che doveva fungere da sontuoso ingresso alla Residenza dei Signori del Castello, così come appare. Il Duomo sorse per volere di Francesco II° Sforza nel 1532, su una precedente chiesa del Trecento. La particolare facciata concava,in stile barocco, venne invece realizzata grazie al vescovo Juan Caramuel Lobkowitz, dopo la sua morte.

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La meravigliosa piazza, dalle facciate dei palazzi decorate dal Bramante, secondo il gusto rinascimentale, insieme all’originale disegno della pavimentazione a ciottolato, fu costruita tra il 1492 e il ‘ 94. Sul lato sud-ovest, all’interno dei portici, si incontra invece la scala che conduce al cortile del Castello, attraversando il passaggio sotto la Torre Bramantesca. Nella piazza furono poi effettuati diversi interventi nel 1680 per opera del vescovo Caramuel, che le diedero l’aspetto attuale.

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Il Castello Sforzesco, invece, è costituito da diversi edifici che ricoprono un‘area di oltre due ettari, in cima alla città: salita la scala, cisi trova infatti in un immenso parco circondato dalle facciate del castello, con finestre a bifore decorate in cotto a vista. Sulla strada il castello è visibile solo in parte, quindi sorprende la vastità, così celata all’esterno.

Tra gli altri suoi importanti edifici, ci sono, oltre alla Torre,le bellissime tre grandi Scuderie, che paiono le gallerie di un palazzo, di cui una è detta “di Ludovico”, sostenute da snelle colonne in lucido marmo, l’atrio d’ingresso in stile neogotico, il magnifico corpo con loggiato chiamato“della Falconiera”, l’edificio della strada sopraelevata coperta, dalle cui finestrelle si può ammirare per intero la vista di piazza Ducale dall’alto, di cui si individua perfettamente il disegno rettangolare, con la Basilica concava e la Rocca Vecchia, posta ad est…

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Tra le sue molte vicissitudini, Vigevano subì l’assedio di Bartolomeo Colleoni, condottiero della Repubblica Serenissima di Venezia, e di Francesco I° Sforza, nuovo signore di Milano, che nel 1449 segnò la fine delle libertà comunali della città.

A Vigevano però bisogna assaporare l’atmosfera del tempo che si è fermato, passeggiando sotto gli antichi e ombrosi portici, o facendo qualche sosta per gustare la bellezza della piazza, ancora dominata dall’antico stemma degli Sforza. Tuttora la cittadina torna a rievocarne lo sfarzo durante i “Pali”, in particolare il XXXV° Palio delle Contrade che si terrà dal 9 al 12 ottobre 2015. Un corteo in costumi d’epoca sfilerà tra danze, musiche e giochi rinascimentali.

Il 10 ottobre, poi, si potrà gustare una vera e propria cena con piatti tipici- e costumi-del Rinascimento (su prenotazione obbligatoria).

Così, tra arte, storia e buon gusto Vigevano ci saluta….

Grazia Paganuzzi