Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di essere ancora pronto per colloqui diretti con il leader russo Vladimir Putin.
“Sono ancora risoluto e determinato a parlare”, ha detto in un’intervista al Financial Times riferendosi ai possibili colloqui di pace; tra l’altro già proposti da cariche russe come il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. “Sono pronto per negoziati diretti con il presidente Putin se siamo pronti a discutere seriamente di porre fine a questa guerra“.
Zelensky non chiude le porte a Mosca
Il presidente ucraino ha detto che “non c’è tempo” per parlare con Mosca di questioni non relative alla fine del conflitto, inclusa la possibile adesione dell’Ucraina alla NATO.
“Se non siamo nella NATO significa che non ci sono basi di paesi stranieri sul nostro territorio“, ha detto il presidente ucraino. “La nostra intenzione è entrare nella NATO, ma al momento non ne stiamo discutendo, perché non è questo il problema principale“.
Il 24 febbraio il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato la cosiddetta “operazione militare speciale” in risposta alla richiesta di aiuto dei capi delle repubbliche del Donbass (repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk). Gli Stati Uniti e i loro alleati lo hanno seguito imponendo sanzioni radicali alla Russia e aumentando le forniture di armi a Kiev.
