Amianto: preoccupazione per scuole e palestre

Una situazione disperata

Lamianto in molte scuole e palestre c’è ancora. Ed è molto pericoloso. In molti casi gli edifici sono molto vecchi e ancora dotati di tubature ed altri oggetti di amianto che diventando vecchi si corrodono e rilasciano pericolose micro particelle che alla lunga fanno seri danni all’organismo.

In alcuni casi la situazione degli edifici scolastici è stata definita una “Situazioni al limite”, talmente è grave. Vuole che l’amianto è molto di più di quello che pensiamo ed è ancora capace di fare danni gravi. Molti studenti sono in pericolo “per via della presenza di amianto”; si tratta di “una realtà preoccupante” con “2.400 scuole a rischio, con un bacino di 350.000 alunni e 50.000 docenti”.

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Cosa dicono gli esperti

“La presenza di amianto negli impianti sportivi e il rischio concreto per la collettività, viene spiegato dagli esperti, si lega in alcuni casi all’assenza di adeguati investimenti di ammodernamento delle strutture”.

Servono urgentemente una adeguata “dotazione di fondi per la bonifica e messa in sicurezza di tutti gli impianti sportivi nell’ambito dell’ammodernamento di tutte le strutture, che permetta di conseguire anche maggiore efficienza e fruizione del servizio anche per tutti i cittadini”. Come dice il presidente del Coni Giovanni Malagò ” scuole e palestre devono essere ambienti sani e sicuri, perché è inutile fare esercizio se poi le palestre cadono a pezzi e sono piene di amianto”.

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Situazione disperata

In Italia ci sono ancora 40 milioni di tonnellate di materiali contenenti amianto, 33 in matrice compatta e 7 friabile, in un milione di siti, di cui 50.000 industriali e 40 di interesse nazionale (di questi, 10 solo per amianto, da Fibronit di Broni e di Bari a Eternit di Casale Monferrato)” e “questa situazione sta provocando un fenomeno epidemico con 6.000 decessi ogni anno di mesotelioma (1.900), asbestosi (600), e tumori polmonari (3.600)”.

L’amianto uccide ancora, troppe vittime sono ancora collegate all’amianto perché magari vivono nei pressi di fabbriche abbandonate che erano piene di amianto. L’amianti degradandosi forma delle micro particelle che causano gravi danni all’ambiente e alla salute umana. Ma sono soprattutto le scuole a preoccupare perché ci sono “2.400 scuole, con esposizione alla fibra killer di almeno 352.000 alunni e 50.000 tra docenti e non docenti; 1.000 biblioteche ed edifici culturali; 250 ospedali, 300.000 chilometri di tubature, che diventano 500.000 compresi gli allacciamenti”. E “gli stessi impianti sportivi, realizzati prima dell’entrata in vigore del divieto di utilizzo di amianto (1 aprile 1993) presentano materiali in amianto e contenenti amianto e necessitano quindi di bonifica”. Bisogna trovare una soluzione e al più presto.

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