In un periodo in cui, le certezze politiche ed economiche vacillano è bello che in questo Paese si possa ancora contare su qualcosa: la scienza. Il progresso scientifico nell’ambito della medicina sta sbalordendo il mondo intero e sta salvando vite in pericolo. Torino, 13 dicembre, per la prima volta viene trapiantato un vaso sanguigno artificiale che salva la vita ad un bambino. Si tratta di un bimbo di soli 4 anni, nato con un’insufficienza renale che lo ha costretto alla dialisi.
Proprio i cateteri sfruttati per la dialisi hanno causato il blocco, l’ostruzione dei vasi venosi centrali che conducono al cuore. Condizioni preoccupanti e pericolosi ma, i competenti medici di Torino, Gabriella Agnoletti (coordinatrice della cardiologia pediatrica dell’Ospedale infantile di Torino) e Luca Deorsola hanno posizionato un nuovo catetere collegato ad un vaso sanguigno trapiantato che giungendo al cuore, consente la dialisi, afferma la dottoressa: “Abbiamo creato dal nulla qualcosa che prima non esisteva e adesso speriamo che il piccolo resista fino all’arrivo di un rene. Questo intervento gli permetterà di sopravvivere: un anno fa un primo trapianto non era bastato. Nei bimbi è molto più difficile, perché ci sono pochi organi e le liste d’attesa sono lunghe e imprevedibili”.
L’Ospedale Regina Margherita di Torino, rende orgogliosi non solo una città ma, un’intera nazione.