Bisogna trovare una soluzione al più presto per il problema dei rifiuti di Roma, altrimenti «si rischia l’emergenza sanitaria». È l’allarme lanciato dall’Ordine dei Medici di Roma e provincia, troppi rifiuti e troppi problemi sanitari.
Perché i problemi sanitari sono davvero tanti; i rifiuti sono troppi e i problemi sanitari molto gravi tanto che in alcuni casi si rischiano patologie anche molto gravi come la leptospirosi e infezioni da insetti. Molti insetti che girano intorno ai rifiuti sono portatori di malattie gravi e non si può continuare così, tanto che l’Ordine dei medici dice:«Il caos in cui versa l’Ama con le ennesime dimissioni dell’ennesimo Cda e la nomina di un nuovo responsabile preoccupa l’Ordine dei medici di Roma e provincia». Va evitato che «si creino cumuli di immondizia in ogni strada, nei pressi di scuole, ospedali, luoghi pubblici».
I problemi sanitari e la raccolta rifiuti
L’Ordine dei medici continuerà “a monitorare costantemente la situazione. La raccolta dei rifiuti nella Capitale d’Italia, proseguono il presidente e il vicepresidente Antonio Magi e Pierluigi Bartoletti, si regge, e male, su un fragilissimo equilibrio basato principalmente sulla buona volontà delle Regioni vicine ad accogliere, seppur a caro prezzo, i nostri residui. Non c’è spazio dunque per improvvisi blackout del ciclo di raccolta e smaltimento”.
La raccolta rifiuti non funziona, deve essere ripensata e ragionata perché possa davvero portare alla fine dell’emergenza in poco tempo, ormai i rifiuti hanno raggiunto e superato il livello di pericolo.
AMA e il sindaco Raggi, è scontro
« La sindaca di Roma Virginia Raggi ha individuato in Stefano Zaghis il nuovo amministratore unico di Ama spa. La Sindaca ha dato mandato agli uffici di avviare la procedura per la nomina»: dopo una giornata segnata alle polemiche per le dimissioni del cda di Ama, che ha accusato il Comune di «inerzia e mancata collaborazione», arriva in serata la nota del Campidoglio sulla scelta dell’ex portavoce di Marcello De Vito, ex presidente del Consiglio comunale finito in carcere per presunte tangenti sullo stadio della Roma e ancora ai domiciliari.
Tra Ama e il sindaco Raggi è scontro aperto e volano parole grosse e accuse reciproche. Melara, Longoni e Ranieri, responsabili di Ama, avrebbero cercato fino all’ultimo un’apertura da parte dell’azionista ma anche l’ultima richiesta di un incontro con la sindaca Raggi non avrebbe avuto alcuna risposta. «Se Raggi dice di essere stata lasciata sola, allora noi siamo stati abbandonati. Sono deluso e arrabbiato, se il piano per Ama era un altro ce lo potevano dire subito».