Uno studio dell’Eurostat ha rilevato che, per quanto riguarda il costo del lavoro, l’Italia è poco sotto la media Ue.
Costo del lavoro: cosa ha rilevato Eurostat?
Uno studio messo in piedi da Eurostat evidenzia notevoli divari tra i Paesi dell’Ue per quanto riguarda il costo orario medio del lavoro nel Vecchio Continente. Il costo orario più basso si registra in Bulgaria e Romania, con rispettivamente 8,2 e 9,5 euro. Il più alto si registra in Lussemburgo con 50,7 euro e 46,8 euro in Danimarca. L’Italia è poco sotto la media Ue con 29,4 euro, che è un valore 3 o 4 volte più alto rispetto a Bulgaria e Romania. Se si estende poi lo studio ai Paesi più vicini all’Italia, si evidenzia un costo più competitivo in Spagna e in Portogallo, con 23,5 e 16,1 euro. I lavoratori dell’industria sono quelli che costano di più.
Salari e costi non salariali
Eurostat spiega che salari e costi non salariali sono le due componenti principali. Nel 2022 molti Paesi dell’Ue hanno eliminato i regimi di sostegno introdotti per aiutare a gestire l’impatto della pandemia. E proprio questa manovra ha aiutato alla crescita del costo orario del lavoro.