Daniele Fanni il fotografo che fa emozionare la Sardegna con i suoi scatti unici come fate acquatiche, paesaggi mozzafiato e ritratti che prendono vita.
Di origini cagliaritane, Daniele Fanni è uno dei fotografi sardi con più talento. I suoi scatti sono “vivi”, in loro traspaiono emozioni contrastanti. Ogni immagine da lui scattata è come se prendesse vita, carica di pathos. Un ragazzo semplice, molto alla mano con il quale è un piacere parlare.
Ho avuto il piacere di intervistarlo in esclusiva per i lettori di Quotidianpost.
Ciao Daniele, innanzitutto grazie per aver accettato di rispondere alle mie domande. Perchè non ci parli un pò di te?
Ciao, grazie a voi, è un piacere rispondere alle vostre domande. Mi chiamo Daniele Fanni ho 35 anni, sono nato a Cagliari ma residente a Carbonia, nel sud Sardegna.Prima della fotografia ho fatto tanti lavori diversi e nel 2010 ho iniziato ad appassionarmi di video, la fotografia inizialmente non mi interessava.
Ho fatto un corso di cinematografia a Cagliari e dopo ho realizzato qualche cortometraggio, ma la mia passione più grande erano i video musicali. Ho svolto vari lavori per band emergenti, ma tutto finì dopo un paio di anni, perchè non ho trovato “un giro giusto” per poter continuare. All’inizio del 2013 ho deciso di lasciare definitivamente.
Quando è nata la tua passione per la fotografia?
La mia passione per la fotografia è iniziata nella primavera del 2014, quando ho ripreso la relflex in mano, ma questa volta in modalità foto. Ho iniziato per gioco provando tutte le impostazioni e le varie modalità di scatto e ho capito che la fotografia non era cosi scontata come pensavo qualche anno fa. Anzi, scatto dopo scatto è diventata come una droga e da quel momento ho iniziato a studiare da autodidatta, tante ore al giorno, appassionandomi sempre di più a questo mondo.
E quando hai capito che sarebbe diventato il tuo lavoro?
Dopo anni che lo facevo solo per passione, avendo sin da subito dei feedback positivi sui social, ho iniziato ad avere richieste di lavori per fotografie pubblicitarie/aziendali e richieste di stampe paesaggistiche. Da lì ho capito che poteva piano piano diventare un lavoro.
Qual’è l’aspetto più difficile del tuo lavoro e quale ti gratifica di più?
L’aspetto più difficile è far capire alle persone tutto il lavoro e la fatica che ci sta dietro una fotografia, le spese, l’organizzazione prima di ogni scatto. Non si tratta solo di un semplice clic. L’aspetto bello del mio lavoro è conoscere tante persone, stare in stretto contatto con la natura e trasmettere delle emozioni alle persone che vedono i miei scatti.
Cosa provi quando realizzi i tuoi scatti?
Mi sento in stretto contatto con quello che sto immortalando al momento e questo mi fa’ provare delle emozioni sempre diverse.
Quali sono i tuoi soggetti preferiti?
Sicuramente i paesaggi e i ritratti sono quelli che mi danno più soddisfazioni, ma cerco sempre di trovare nuove ispirazioni anche nei luoghi abbandonati e archeologici.
Cosa pensi del foto-ritocco?
Penso che prima di tutto si deve fare un ottimo scatto e usare il foto-ritocco solo se si è capaci e nelle giuste dosi. Perchè delle volte vengono rovinati degli scatti che in originale potevano essere migliori.
Come si è evoluta la tua attrezzatura nel tempo?
Ho iniziato acquistando una Canon 600D con l’obiettivo base, crescendo professionalmente ho avuto l’esigenza di avere attrezzature migliori. Facendo dei lavori stagionali negli ultimi anni sono riuscito ad acquistare obiettivi professionali come quelli Canon della serie L, macchine fotografiche Full Frame e filtri a lastra con cui tutt’ora lavoro.
Hai progetti per il futuro?
Sogno di aprire un mio studio fotografico ma sopratutto avere la possibilità di viaggiare in tutto il mondo per scoprire posti nuovi con le loro culture. Un giorno mi piacerebbe anche insegnare fotografia facendo corsi o workshop.
Che consigli daresti a chi vuole intraprendere il tuo mestiere?
Il primo consiglio è di essere molto pazienti e di ascoltare le critiche che vi vengono fatte, sopratutto non smettere mai di studiare perchè la fotografia è una continua evoluzione. Essere più originali possibile per fare in modo che i propri lavori siano unici. Anche se le cose non vanno come vorresti, se veramente hai la passione, non scoraggiarti e vai avanti.
Noi di Quotidianpost auguriamo a Daniele il raggiungimento dei suoi obiettivi e dei suoi sogni. Colgo l’occasione nel frattempo per ricordarvi che a breve terminerà l’evento in cui potrete ammirare i suoi scatti. Ecco la locandina:

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