Diabete: nel mondo oltre 400 milioni di malati

Sono 422 milioni le persone al mondo colpite dal diabete (ovvero l’8,5 per cento della popolazione), il dato emerge da uno studio effettuato dai ricercatori dell’Imperial College di Londra su un campione di pazienti pari a 4,4 milioni.

Nel 2012 il diabete ha provocato almeno 1,2 milioni di decessi nel mondo e tra quindici  anni potrebbe essere la settima causa di morte.

- Advertisement -

E’ considerato un fattore di rischio l’insorgenza di malattie cardiovascolari, cecità, insufficienza renale dovuti in particolare all’obesità. Nella maggior parte dei casi è causato dall’eccesso di peso corporeo.

In questi casi si ha il diabete di tipo 2 mentre è diversa l’origine del diabete di tipo 1 ( di natura autoimmune), curabile soltanto attraverso le iniezioni di insulina. Meno diffuso è spesso reversibile è il diabete gestazionale, in grado di esporre a successive complicanze metaboliche sia la mamma che il figlio.

- Advertisement -

La sintomatologia di insorgenza della malattia dipende dal tipo di diabete. Nel caso del diabete tipo 1 di solito si assiste a un esordio acuto, spesso in relazione a un episodio febbrile, con sete (polidipsia), aumentata quantità di urine (poliuria), sensazione si stanchezza (astenia), perdita di peso, pelle secca, aumentata frequenza di infezioni.

Nel diabete tipo 2, invece, la sintomatologia è più sfumata e solitamente non consente una diagnosi rapida, per cui spesso la glicemia è elevata ma senza i segni clinici del diabete tipo 1.

- Advertisement -

Il diabete è prevenibile attraverso uno stile di vita sano,  l’astensione dal fumo e una buona e costante attività fisica.

La dieta deve  includere carboidrati, provenienti da frutta, vegetali, grano, legumi e latte scremato, non inferiori ai 130 g/giorno ma controllando che siano assunti in maniera equilibrata, attraverso la loro misurazione e l’uso alternativo. Evitare l’uso di saccarosio, sostituibile con dolcificanti. Come per la popolazione generale, si raccomanda di consumare cibi contenenti fibre. Riguardo i grassi, è importante limitare il loro apporto a <7% delle calorie totali giornaliere, con particolare limitazione ai grassi saturi e al colesterolo.

Un’attività fisica di tipo aerobico e di grado moderato per almeno 150 minuti a settimana oppure di tipo più intenso per 90 minuti a settimana è raccomandata per migliorare il controllo glicemico e mantenere il peso corporeo. Dovrebbe essere distribuita in almeno tre volte a settimana e con non più di due giorni consecutivi senza attività. Come per la popolazione generale si consiglia di non fumare, e a tale scopo dovrebbe essere prevista una forma di sostegno alla cessazione del fumo come facente parte del trattamento del diabete.

Ambra Leanza

Ambra Leanza
Ambra Leanza
Articolista freelance, appassionata di viaggi, lettura e scrittura