Mentre lo spettro dei proiettili ad uranio impoverito, la cui spedizione in Ucraina è stata annunciata viceministra della Difesa Annabel Goldie, intimorisce sempre più, dal terreno di battaglia arrivano notizie di movimenti decisivi nella città di Bakhmut dove tuttavia si scontrano le diverse narrazioni della situazione. Secondo Oleksandr Syrsky, comandante delle forze di terra dell’esercito ucraino, la controparte russa sta sfruttando al massimo la presenza dei combattenti della Wagner per risparmiare il proprio personale; questo dovrebbe facilitare una risposta di Kiev, come riporta Ukrinform. Al contrario Yan Gagin, consigliere del capo della Repubblica Popolare di Donetsk, riferisce che la guarnigione ucraina conta al momento circa 10 mila soldati, non sufficienti per difendere quel che rimane dell’avamposto.
A sud-ovest di Bakhmut le forze russe potrebbero cambiare rotta per lanciare nuove offensive verso Adviivka, cittadina nella quale la scorsa notte sono morte due persone a causa di un attacco missilistico russo, come riporta su Telegram Pavlo Kyrylenko citato da Ukrinform.
Sul fronte di Lugansk, l’altro settore del Donbass più decisivo e logorato dal conflitto, sembrerebbe che le forze russe vorrebbero di nuovo avvicinarsi verso la città di Kupyansk, che all’inizio del conflitto è stata fondamentale per essere un hub logistico. Mosca vorrebbe riconquistarla come parte dei combattimenti lungo il fronte Svatove-Kreminna. Secondo un recente rapporto del ministero della difesa britannico, i russi avrebbero ampi margini di manovra nei pressi della città del Lugansk avendo preso il controllo della città di Kreminna.
