Le parole del presidente bielorusso Alexander Lukashenko riferite a una possibile apertura dei negoziati per la risoluzione della crisi ucraina, sono ora al centro del dibattito internazionale.
“È necessario avviare i negoziati oggi, non domani. Oggi, finché è possibile. È necessario fermarsi ora per impedire l’insorgere di un’escalation”, ha sottolineato il leader bielorusso nel suo discorso.
Lukashenko ha suggerito di fermare le ostilità in Ucraina “senza il diritto di movimento e raggruppamento delle truppe da entrambe le parti, senza il diritto di spostare armi e munizioni, manodopera e attrezzature“. Secondo il presidente bielorusso, la Russia “deve impiegare l’intero potere della sua industria della difesa e del suo esercito per impedire l’escalation del conflitto“.
Le dichiarazioni del presidente Lukashenko nel suo discorso alla nazione sono state accolte tiepidamente tra chi le considera come un “bluff di Putin” e chi le ritiene non sufficienti.
Intanto sul terreno di battaglia continuano gli scontri, soprattutto a Bakhmut e Avdiivka, mentre dagli Usa fanno sapere che il prossimo lunedì sarà inviato un nuovo pacchetto di aiuti militari a favore di Kiev. Lo hanno annunciato tre funzionari statunitensi all’agenzia Reuters secondo i quali nel pacchetto ci saranno radar per la sorveglianza, missili anti-carro e munizioni di precisione.