Alle ore tre di Mosca, nel porto di Sebastopoli, le forze navali ucraine hanno sferrato un attacco missilistico composto da dieci missili da crociera contro il cantiere navale Ordzhonikidze, sito a Sebastopoli, provocando in particolare il danneggiamento della nave Minsk e del sottomarino Rostov sul Don. Il cantiere era attivo per le riparazioni di navi e sommergibili appartenenti alla flotta del Mar Nero ma non dovrebbe trascorrere molto tempo affinché ritornino operative, ha riferito Ria Novosti aggiungendo che non è escluso che ad attaccare il cantiere siano stati gli Storm Shadow britannici o gli SCALP francesi.
Questo è quanto accaduto durante la scorsa notte e fa il paio con le operazioni missilistiche che l’esercito russo ha messo a segno proprio mentre i missili cruise raggiungevano la Crimea. L’ennesimo attacco contro il Porto della Penisola contesa a maggioranza russa e che rimane il vero punto nevralgico dell’aspro conflitto. Anche in questo caso, come nei precedenti dove a essere danneggiato, seppur non violentemente, fu il ponte di Crimea, non è stato rivendicato né dai vertici militari né da quelli dell’intelligence. Ma in precedenza la Natalya Humenyuk, portavoce del Gruppo meridionale delle forze di difesa ucraine, aveva affermato che al ponte di Crimea “era rimasto pochissimo tempo”. Un modo per dire che la Crimea sarebbe stata al centro di ulteriori attacchi mirati.
Secondo il governatore della Crimea Mikhail Razvozhayev, almeno ventiquattro persone sono rimaste ferite dall’attacco missilistico ucraino a Sevmorzavod. Nessun morto è stato segnalato a seguito delle prime indagini sul luogo dell’accaduto. Un incendio invece è divampato nel luogo dell’impatto ed è stato al centro delle operazioni dei servizi di emergenza di Sebastopoli intervenuti subito dopo l’incidente, ha riferito la Tass. Nel suo bollettino giornaliero il Ministero della Difesa russo ha specificato che sette missili sono stati abbattuti dai sistemi antiaereo e che altri tre droni navali intendevano raggiungere ed evidentemente colpire una sezione distaccata della Flotta del Mar Nero, ma l’attacco è stato sabotato dall’azione del pattugliatore Vasily Bykov che si trovava a largo delle coste di Sebastopoli presumibilmente a protezione e dei gasdotti che ivi vi transitano.
Diversi media ucraini, tra cui il Kiev Indipendent, hanno riferito di attacchi multipli delle forze russe. In particolare, contro i porti del Danubio di Izmail e Reni dove sono state ferite tre persone e danneggiate infrastrutture di tipo portuale. A Donetsk e Kherson invece tre civili e quattro residenti sono rimasti feriti con le forze russe che hanno preso di mira edifici aziendali, un asilo e altre aree come ha riferito il governatore Oleksandr Produkin.