In Madagascar cinque anni di siccità e penuria stanno mettendo il Paese allo stremo, basta pensare sono tantissimi i bambini che soffrono di gravi carenze alimentari e problemi muscolari e cognitivi.
Quando dopo cinque anni un po’ di pioggia è arrivata non sembrava vero, ma l’entusiasmo è durato poco perché questo non vuole dire che l’emergenza possa considerarsi finita, anzi. Intere aree del Paese soffrono ancora la siccità e per i più poveri è se possibile ancora peggio. Il governo si sta impegnando per proteggere la popolazione dagli effetti della siccità come può ma da solo no riesce a fare fronte ad un problema che riguarda l’intero Paese.
Aiuti e fondi
Certo gli aiuti in contanti hanno in parte compensato i contadini e gli agricoltori dei danni subiti ma ancora non bastano. Il Programma Alimentare Mondiale per questo è entrato in azione: le famiglie più colpite dalla siccità ricevono soldi e cibo, in questo possono mantenersi e guardare al futuro con più tranquillità.
Il cibo è la metà di quanto hanno bisogno, l’altra metà le famiglie sono spronate a procurarsela da sole. Famiglie pesantemente indebitate che avevano dovuto vendere tutto per sopravvivere finalmente dopo tanti sacrifici stanno cominciando a riprendersi.
L’Unione Europea in soccorso
L’Unione Europea sta finanziando da anni il Programma Alimentare Mondiale ed ha messo a disposizione dei fondi che in caso di emergenza vengono sbloccati subito e dati ai più poveri e bisognosi.
Inoltre sono state costruite scuole e centri sanitari in cui i bambini che soffrono di malnutrizione e carenze alimentari vengono curati da personale specializzato. I bambini che soffrono di patologia gravi legate alla malnutrizione e alle carenze alimentari sono tanti e si cerca di curarli al meglio, con tutto l’affetto e la dolcezza di cui hanno bisogno. La situazione è veramente drammatica ma con l’aiuto di tutti può e deve migliorare.