È morto quest’oggi Patrick Day, il pugile di soli 27 anni finito in coma per un k.o. sul ring. Day era da qualche anno diventato professionista, precisamente dal 2013. Prima è stato un pugile dilettante pluri premiato. Può annoverare nella sua carriera anche un’esperienza olimpica. A giugno 2019, è stato classificato nella top 10 sia dal WBC che dall’IBF.
Il k.o. è stato fatale per il giovane pugile
Sabato, durante quello che si è rivelato essere il suo ultimo incontro, è stato messo k.o. dal connazionale Charles Conwell alla decima ripresa. Il colpo ha provocato una lesione celebrale gravissima. Subito il pugile ha perso conoscenza, ed un team di medici si è precipitato per soccorrerlo.
Il pugile è stato condotto immediatamente all’ospedale di Chicago, dove le condizioni sono apparse critiche. Dopo aver subito un’operazione al cervello per tentare di salvarlo, ed aver lottato tra la vita e la morte per tre giorni, purtroppo è arrivata la tragica notizia del decesso.
Il tweet di Lou DiBella e il post di Conwell
Ad annunciare la triste notizia, il suo promoter Lou DiBella, tramite un post sul social network Twitter: “Sono contento che continuerai a combattere. Quello che è successo non è colpa tua. Il nostro sport è brutale. Ma sappiamo tutti che questo risultato non è stato quello in cui stavi cercando. Guerrieri all’interno del ring e esseri umani al di fuori di esso.”
DiBella aveva, negli ultimi giorni, aggiornato il suo profilo costantemente per rendere partecipi i fan del pugile riguardo la sua salute. Purtroppo l’ultimo post è stato triste e toccante. Il rivale, colpevole di aver colpito Day così forte da ucciderlo, ha scritto sul suo profilo che non voleva che ciò accadesse, lanciando l’hashtag: #prayforpatrickday.
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