Intervista alla Prof.ssa Maria Rita Gismondo: scioglie i dubbi sulla vaccinazione pediatrica antiCovid

Fragili e anziani sono coloro che dovrebbero avere la priorità a ricevere i vaccini

A Dicembre ci si aspetta un segno prodigioso dell’Altissimo: oggi desiderio comune che abbraccia religiosi e non, appartenenti a questa bizzarra era del 21° secolo che verrà ricordata per la divisione di scelte delle persone comuni e dei professionisti del campo medico. In linea con l’atmosfera natalizia 2021 si è accompagnati da un grosso punto interrogativo associato all’enigma del virus COVID. Si cerca a dismisura la risposta ai diversi dubbi in quanto a vaccinazione, origine del virus, GREEN PASS ecc. ecc.

Per quanto la ricerca possa soddisfare ogni criterio, la storia insegna che i professionisti hanno la risposta giusta ad ogni dubbio umano poiché frutto delle conoscenze maturate da diversi e approfonditi studi di chi mastica la materia quotidianamente. Per sgomitolare alcuni dubbi inerenti la vaccinazione pediatrica antiCovid ci si avvale della collaborazione della Dott.ssa Maria Rita GISMONDO.

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Chi è la DOTT.ssa Maria Rita GISMONDO?

Si chiama Maria Rita GISMONDO. La sua dirompente personalità emerge dalla sua professionalità miscelata alla giusta tenacia di chi affronta le sfide della medicina portando nella borsetta buonsenso, bene comune e amore per il suo lavoro nonché conoscenza e competenze insaziabili di studi e ricerche scientifiche senza termine. Professore di Microbiologia Clinica, facoltà di Medicina e Chirurgia, all’Università Statale di Milano nonché Direttore del Laboratorio di Microbiologia Clinica, Virologia e Diagnostica delle Bioemergenze presso l’Ospedale Sacco di Milano.

La Direzione di un laboratorio di tale rilevanza ha fatto sì che venisse indicata dal Ministero degli Affari Esteri come ESPERTO ITALIANO presso la Nazioni Unite a Ginevra per quanto concerne l’implementazione della Convenzione Internazionale sul Disarmo Biologico. “Inoltre ho conseguito il raggiungimento di due lauree: Laurea in Medicina e Laurea in Scienze Biologiche con una specializzazione in Microbiologia Clinica. La mia carriera si è svolta molto poco a Catania, di seguito a Londra, Tennessee fino a Milano“. Le sue competenze sono in continua evoluzione.

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Intervista alla Dott.ssa Maria Rita GISMONDO

Quanto è realmente importante la vaccinazione pediatrica antiCovid? Il long Covid tocca anche i bambini?

-In linea di principio, è importante vaccinare tutta la popolazione, nell’ambito di un programma di profilassi. Bisogna, però, indirizzarla nei confronti di tutti i soggetti che, nel rapporto rischio/beneficio, abbiano un vantaggio per la propria salute. Ciò, a maggior ragione, quando il vaccino in uso, non previene dall’infezione ma solo dalla malattia grave. Nei bambini, sebbene stiano arrivando dati rassicuranti circa la tollerabilità, da USA ed Israele, il Covid non è un problema grave.

In quasi due anni, sono stati ricoverati in Terapia Intensiva 35 bambini (0-19 anni) e si sono avuti 9 decessi. Sebbene anche un solo bambino sia degno della massima attenzione, in sanità pubblica, bisogna procedere analizzando i numeri. Visto che 1 bambino su 10.000 vaccinati (a dire di AIFA) ha un episodio di miocardite, non c’è alcun motivo concreto per vaccinare i bambini di questa fascia d’età, fatto salvo i fragili.

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Fermo restando che il principio generale del vaccino segue un giusto obiettivo. Nel caso del vaccino antiCovid, spesso definito siero sperimentale, ritiene che sia adatto in questa fase e altresì adatto a tutte le età?

-I vaccini attuali, somministrati in 5 miliardi di dosi, sono ampiamente conosciuti per gli eventuali effetti collaterali a breve. PER GLI EFFETTI A LUNGO TERMINE DOBBIAMO ASPETTARE. Visto che il Covid è una minaccia grave per tutti, ad esclusione dei bambini, secondo me, bisognerebbe procedere con una vaccinazione di massa, prioritaria per i fragili e gli anziani, ma escludendo i bambini.

“Serve una comunicazione di guerra” esorta Monti, incitando ad una stretta sulla democrazia dell’informazione. In vista di ciò, Lei ritiene dal suo punto di vista scientifico che l’essere umano che a sua volta si pone delle domande sul vaccino antiCovid, debba tacere poiché è in contrasto con il principio del bene comune? Inoltre pensa che sia giusta un’eventuale obbligatorietà del vaccino?

-La libertà può comportare dei rischi, ma vale sempre la pena di correrli. Nessun linguaggio di guerra. Siamo già stati abbastanza terrorizzati, con le conseguenti depressioni aumentate del 30%. Bisogna esprimere i propri pareri, confrontarsi ed in primo piano porre sempre il dubbio. Nessuno può arrogarsi il diritto di stabilire cosa può essere detto.

Si sta assistendo ad una disperata richiesta di reinserimento del personale sanitario dinanzi ad una urgente necessità. Le si chiede pertanto: secondo lei è giusta la sospensione del personale sanitario che non ha aderito alla vaccinazione, se vi è realmente un’emergenza sanitaria in essere?

-La sospensione del personale sanitario è giusta da un punto di vista di coerenza. Un medico o un infermiere, non può rifiutare il vaccino. Noi dobbiamo essere l’esempio positivo.

Le competenze della Dottoressa GISMONDO, stando alla sua classe 1954 e alle tante sfide scientifiche affrontate, rassicurano e destano pace all’enorme vagare di pensieri e sensi di colpa di un genitore dinnanzi ad una scelta che incide positivamente o negativamente sulla salute di una nuova vita.

Si ringrazia la Dottoressa Maria Rita GISMONDO per la gentile e preziosa concessione all’intervista.

Che sia un Buon Natale per tutti con l’augurio che il virus Covid sparisca per sempre e si ritorni a respirare.
Un augurio speciale anche alla piccola ADELE e a tutti i bambini che rappresentano le speranze di un futuro migliore!