Ancora scontri e bombardamenti nella regione di Nagorno-Kharabakh tra gli armeni e le forze azere di Baku con perdite di vite umane. Gli azeri hanno bombardato la capitale Stepanakert che si è autoproclamata città indipendente dall’Azerbaigian e gli armeni hanno risposto a sua volta colpendo la città di Ganja.
Bombardamenti: la guerra continua
La guerra continua. Il Cremlino ha detto che il conflitto sta causando numerose vittime, il portavoce Dmitrij Peskov diplomatico russo ha affermato “ siamo molto attivi da un punto di vista diplomatico, la Russia è l’unico stato che in questo momento può intervenire per cercare una soluzione al conflitto. Ha aggiunto “rimaniamo molto preoccupati per quello che sta accadendo e crediamo che entrambe le parti devono cessare il fuoco e cercare di negoziare“.
L’Armenia deve restituire il territorio all’Azerbaigian
Il Presidente dell’Azerbaijan Ilham Aliyev ha dichiarato ” L’Armenia deve farsi da parte deve riconoscere l’integrità territoriale dell’azerbaijan scusarsi con il suo popolo e ammettere che la regione causa di scontri non fa parte dell’Armenia“. Un ultimatum condiviso anche dalla Turchia disposta ad aiutare L’Azerbaijan a riconquistare il territorio.
Le richieste della Turchia sono arrivate fino alla Corte di Strasburgo che è intervenuta sulla vicenda affermando “Tutti gli stati, compresa la Turchia, implicati direttamente o meno nel conflitto in Nagorno-Karabakh devono astenersi da tutte le azioni che possano contribuire alla violazione dei diritti dei civili e rispettare gli obblighi imposti dalla convenzione europea dei diritti umani”.
Anche l’Iran è d’accordo su quanto afferma la Turchia, Ali Akbar Velayati consigliere per la politica estera iraniana ha detto “vogliamo che l’Armenia restituisca le terre occupate all’Azerbaijan, noi rispettiamo l’integrità territoriale di tutte le nazioni che è uno dei principi dell’ONU“. Attualmente sono sette le città dell’Azerbaijian occupate dagli armeni.
