L’allergia alle arachidi: uno studio suggerisce come superarla

arachidi

Quanti di noi non hanno mai provato almeno una volta nella loro vita le arachidi? Credo  che sia capitato a tutti.

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Le arachidi sono i semi  decorticati della pianta  Arachis hipogea,  pianta leguminosa erbacea, originaria del Brasile.

Le arachidi  si possono consumare sia tostate sia decorticate. Dalla loro lavorazione si ottengono diversi prodotti  come ad esempio l’olio di arachidi, il burro di arachidi, la  farina e e la pasta di arachidi.

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Da un punto di vista nutrizionale sono  una delle principali fonti di resveratrolo,  sostanza  polifenolica  contenuta anche nel vino, dotata di elevato potere antiossidante in grado di proteggerci da patologie cardiovascolari e tumorali.

Tuttavia non tutti gli individui possono consumare le arachidi, in quanto alcune persone sono allergiche a questi semi.

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L’allergia alle arachidi infatti è molto comune ed è  molto sviluppata sopratutto nei paesi Occidentali.

Ma come si manifesta ?  Si  può manifestare  in modo lieve  ossia con  orticaria, asma o disturbi gastrointestinali.

Tuttavia, poichè è una reazione immuno-mediata, può scatenare reazioni di shock anafilattico e condurre a morte.

Fino ad oggi l’unica terapia  per evitare di incorrere in forme allergiche  di questo tipo consiste in una  dieta di esclusione.

Oggi invece uno studio pubblicato su The Lancet, suggerisce che l’assunzione controllata di  piccole quantità di arachidi potrebbe ridurre la reazione immunologica avversa.

Lo scopo dello studio? Educare il sistema immunitario e sensibilizzarlo alle proteine contenute in questo alimento responsabili di questa allergia.

Lo studio è stato realizzato coinvolgendo un gruppo di ragazzi, di età compresa tra i sette e i 16 anni, tutti allergici alle arachidi.

I partecipanti sono stati divisi in due gruppi : un gruppo si alimentava mensilmente con dosi controllate di proteine di arachidi e l’altro gruppo, appartenente al gruppo di controllo, continuava  a seguire la  dieta di esclusione.

Al termine dello studio si è notato, dopo circa sei mesi, che l’84% dei bambini, che si erano alimentati con dosaggi controllati di questo alimento,  era in grado di tollerarne l’assunzione contrariamente al  gruppo di controllo  che non mostrava alcuna tollerabilità.

Concludendo: l’allergia alle arachidi si potrebbe contrastare   proprio introducendo le arachidi stesse , con  dosaggi controllati per sensibilizzare il sistema immunitario alle proteine delle arachidi  responsabili dell’allergia.