L’amore al tempo dei Voucher intervista a “quattro mani”

Loredana Mazzone e Beppe Liotta ci raccontano la nascita del loro primo.

Appena uscito ed è già un successo, L’amore al tempo dei Voucher è uno spaccato sulla realtà dei giovani italiani dei nostri tempi.

Loredana Mazzone e Beppe Liotta, due ragazzi con la passione per la scrittura, hanno unito i loro talenti per realizzare questo bellissimo libro. Un racconto dell’Italia d’oggi, delle difficoltà affettive e lavorative che i giovani si ritrovano ad affrontare e del dolore nel lasciare la propria terra e la propria famiglia per ottenere indipendenza. Si raccontano in esclusiva per Quotidianpost.

- Advertisement -

Il vostro romanzo “L’amore al tempo dei voucher” è scritto a 4 mani. Com’è stata l’esperienza di scriverlo assieme?

L’inizio è stato un groviglio di dubbi sul come procedere che si è dipanato dopo aver iniziato a mettere su carta ciò che ci passava per la mente. Spesso nel confronto su come procedere, dopo aver riflettuto separatamente, ridevamo nello scoprire che avevamo avuto le stesse intuizioni. Comunque è stato anche un approfondimento del nostro già affiatato rapporto. Scrivere a quattro mani e in coppia, soprattutto nel “modellare” i personaggi, fa emergere aspetti che altrimenti non si evincerebbero.

La storia del vostro romanzo è molto attuale… vi siete ispirati a fatti reali per realizzarlo?

È tutto inventato, anche se in verità abitare per un periodo della nostra vita sul territorio calabrese è stata una buona fonte di ispirazione. Non abbiamo voluto riportare personaggi esistenti e fatti realmente accaduti, anche se alcune connotazioni arrivano dalla traduzione di immagini reali e dal confronto diretto con i giovani del luogo, di cui abbiamo voluto raccontare la realtà vissuta oggi, specialmente al sud del nostro paese. Ci siamo resi conto che non sono molto diversi da come eravamo noi alla loro età: stesse problematiche, stessi timori, ma meno certezze.

- Advertisement -

E’ stato difficile creare personaggi e vicende?

Diverse volte ci siamo scontrati per mediare la connotazione dei personaggi chiave, la difficoltà consiste nell’incastrare le idee e la visione di entrambi sull’argomento trattato. Abbozzata la trama, abbiamo costruito i personaggi cercando di calarci nei loro panni così da dargli un’anima.

Avete un luogo dove preferite scrivere?

Ci capita di scrivere un po’ ovunque, succede anche in macchina, successivamente assembliamo e correggiamo tutto quello che è uscito di getto, ma non abbiamo un posto fisso dove scrivere. Grazie all’utilizzo dei portatili ci possiamo permettere di farlo ovunque, spesso capita in riva al mare o immersi tra i boschi del profondo sud.

- Advertisement -

Avete rituali “propiziatori” che seguite prima di scrivere?

Più che rituali abbiamo sviluppato, grazie ai corsi di Cinzia Lacalamita e Igor Damilano, la capacità di cogliere immagini e aspetti che nella normalità del quotidiano si attraversano in modo distratto. L’osservazione mirata e attenta crea notevoli spunti per immaginare la narrazione.

Prima di scrivere il vostro romanzo avete seguito una scaletta oppure seguito gli e eventi?

Abbiamo imparato che prima di iniziare a scrivere, abbozzata la trama, è necessario creare l’indice dei capitoli che formeranno il romanzo. Succede che in corso d’opera si cambi o stravolga il tutto, ma si fa sempre riferimento alle linee guida per evitare il caos.

Raccontatemi che emozione avete provato dopo la pubblicazione del vostro libro

Loredana – Incredulità… penso sia il giusto termine per definire il mio stato d’animo da una parte, dall’altra l’emozione di aver iniziato il percorso che ho sempre sognato.

Beppe – Hai presente un bambino il giorno della sua prima recita? Ecco come mi sento, un concentrato di gioia ed emozioni con il timore di essere all’altezza.

C’è un libro, dalla vostra infanzia, che vi è rimasto nel cuore?

Loredana – “Viaggio al centro della terra”, sono sempre stata appassionata dai romanzi di fantascienza, di cui Verne è precursore.

Beppe – Il primo libro che mi fu regalato è “Pinocchio”, anche se ricordo che in alcuni passaggi arrivai quasi a odiarlo per la tristezza che mi metteva, è come il primo amore…

Che progetti avete per il futuro?

Siamo all’inizio di questa fantastica avventura e siamo consapevoli di dover continuare a formarci. Scrivere è una passione che intendiamo coltivare, riuscire a esprimere le emozioni e condividerle è sicuramente appagante. Stiamo già lavorando a un altro romanzo, è in cantiere da quando abbiamo pensato di scrivere insieme.

Che consiglio dareste a chi si affaccia per la prima volta nel mondo della scrittura?

Fondamentale è affidarsi e fidarsi di esperti seguendo corsi specifici, studio costante e sacrifico, perché scrivere è alla portata di tutti, farsi leggere è altra cosa e non si finisce mai di imparare.

Noi di Quotidianpost auguriamo a Loredana e Beppe una vita colma di successi e soddisfazioni, grazie per averci dedicato il vostro prezioso tempo.